Surfing in the bus

Riabilitazione ambientale

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  1. physiofranz
     
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    La mia è una proposta.
    Cos'è la riabilitazione ambientale?
    E' possibile usare di tutta la città e di tutti gli ambienti per riabilitare?
    E' strano pensare di usare anche l'autobus cittadino come strumento riabilitativo?
    E' un'approccio possibile o la riabilitazione deve essere relegata agli ambienti "istituzionali" (palestre, ecc.)?
    Come usare il mare, la spiaggia, la strada, i marciapiedi, i campi ed i parchi?
    Quali intoppi nella mentalità o nella legge?
    Grazie
    Francesco G. Pianori
    Fisioterapista 1949 Rimini
     
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  2. Ft Roberto Tommasini
     
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    Ciao Francesco, la tua lettera mi è risultata subito simpatica,ti scrivo un paio di mie considerazioni a riguardo.
    1.Come conclusione di un percorso riabilitativo mi è capitato spesso,quando lavoravo nell'Azienda Sanitaria della mia città di "accompagnare" pazienti emiplegici a prendere un autobus perchè quello era il loro desiderio con l'obbiettivo di migliorare in questo modo la loro "qualità di vita", le loro attività della vita quotidiana, la loro "PARTECIPAZIONE"(vedi la nuova classificazione dell'OMS per la disabilità);
    2.L'ambiente in cui la nostra riabilitazione (funzionale, cognitiva...)deve far ottenere dei miglioramenti è l'ambiente in cui la persona che abbiamo seguito VIVE, non l'arida palestra in cui per fortuna nessuno passa più di otto ore;
    3. Il tuo discorso ambiente "istituzionale" contrapposto all'ambiente "reale" è anche un discorso di Riabilitazione su Base Comunitaria, bellissimo;
    4.Siamo PROFESSIONISTI, nel bene e nel male siamo noi quelli che abbiamo la RESPONSABILITA' sulle attività riabilitative che mettiamo in pratica;
    5.Il discorso che Tu fai riguarda tutte le persone o soprattutto gli anziani?
    Saluti
    Roberto
     
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  3. David Di segni
     
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    QUOTE (Ft Roberto Tommasini @ 31/3/2003, 22:32)

    5.Il discorso che Tu fai riguarda tutte le persone o soprattutto gli anziani?
    Saluti
    Roberto

    Penso tutte le persone vittime di disabilità!
     
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  4. cristinamzz
     
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    conoscete il progetto M.O.V.E. ? é un progetto di riabialitazione o educazione che utilizza tutti gli ambienti e tutte le persone che ruotano intorno al disabile per migliorare la qualità della vita e per utilizzare il movimento (qualsiasi movimento in qualsiasi momento) come educazione e riabilitazione...sarebbe lungo spiegare... è nato per i bambini con disabilità mentali è ora utilizzato anche nei bni con disabilità motorie nei post-traumatici e negli anziani. Io mi sto avvicinando adesso a questo pensiero, è molto interessante!! Ciao Cri
     
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  5. physiofranz
     
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    QUOTE (cristinamzz @ 2/4/2003, 21:27)
    conoscete il progetto M.O.V.E. ? é un progetto di riabialitazione o educazione che utilizza tutti gli ambienti e tutte le persone che ruotano intorno al disabile per migliorare la qualità della vita e per utilizzare il movimento (qualsiasi movimento in qualsiasi momento) come educazione e riabilitazione...sarebbe lungo spiegare... è nato per i bambini con disabilità mentali è ora utilizzato anche nei bni con disabilità motorie nei post-traumatici e negli anziani. Io mi sto avvicinando adesso a questo pensiero, è molto interessante!! Ciao Cri

    smile.gif SuperCri, grazie. Dio ti benedica.
    Il progetto M.O.V.E.: Parlamene un po'.

    A volte credo di essere scemo.
    Le cose per me più evidenti mi sono rinfacciate come assurde e "strane".
    Sono contentissimo che altri ci siano arrivati!
    D'altra parte per riconoscere che quando brilla il sole è giorno basta aprire gli occhi.
    Un grazie sentito a Davide Di Segni per la risposta "ovvia"(a proposito sei il figlio del Rabbino Capo di Roma?)
    Un doveroso ringraziamento al nostro moderatore che mi ha preso sul serio, accogliendomi nel Forum con interesse sincero.
     
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  6. Ft Roberto Tommasini
     
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    Ciao Surfer (d'altra parte da Rimini ,California italiana non potevi dare un titolo migliore al tuo apporto al forum)
    MOVE
    Mobility Opportunities Via Education
    Il programma MOVE facilita l'autonomia e migliora le abilità dei bambini portatori di pluriminorazioni e disabilità motorie gravi. La postura corretta dà benessere e stimola il movimento se è adattata alle capacità di ogni soggetto disabile.
    Il sistema MOVE è stato ideato per sollecitare la motivazione al movimento, alla scoperta di sé e dello spazio circostante, in soggetti gravi per i quali la passività è uno stato abituale di vita.
    Alla base di questo programa c'è il concetto di miglioramento della qualità della vita del disabile, di partecipazione di quest'ultimo alla vita famigliare, scolastica, lavorativa e comunitaria.
    Per raggiungere tali finalità è necessario il lavoro di èquipe tra insegnanti, fisioterapisti e genitori che qutidianamente vivono con la persona disabile.
    Alla fine del corso i partecipanti dovrebbero essere in grado di:
    riconoscere gli elementi essenziali che implicano una buona qualità di vita in relazione alle disabilità motorie;
    individuare i bisogni e i desideri a partire dai quali impostare un programma di insegnamento delle abilità motorie da acquisire;saper programmare e applicare un progetto per migliorare il livello di autonomia;
    applicare concretamente e coerentemente gli strumenti necessari all'attuazione del programma;
    favorire una collaborazione con la famiglia e con tutte le persone che interagiscono con il disabile.
    http://www.move-international.org/
    In Italia i centri La Nostra Famiglia Onlus organizzano training specifici su questa modalità di approccio e trattamento "ECOLOGICA" ed "EDUCAZIONALE" ai problemi della disabilità grave.
    Saluti
    Roberto
     
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  7. physiofranz
     
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    Grazie.
    Ho cercato subito il sito do MOVE ed ho incominciato a sfogliarlo.
    Mi sono messo in contatto via E-mail con la moderatrice europea e cercato il sito de La Nostra Famiglia.

    Sono veramente grato a tutti voi; ma non lascerei perdere la cosa.
    Gradirei esperienze personali e suggerimenti, se possibile.
    Ad esempio, nell'RSA dove lavoro sto pensando a vangare un po' di terra e mettere su un orto, unendo l'utile al dilettevole.
    Sapete di dove mi è venuta questa "ricerca"?
    Avevamo tra noi una vecchietta di 92 anni. Era arrivata con una diagnosi di demenza perché non rispondeva, non si alzava mai dalla sedia faticando pure a camminare e si pronosticava già la sua "dipartita".
    Si chiama Lucia, è ancora viva. Si è scoperto che era semplicemente sorda ed era stata "abbandonata" dai figli.
    La pazienza e la passione di una mia collega ormai prossima alla pensione, Donata Di Cicco, l'ha rianimata.
    Lucia è tornata "a casa" sulle sue gambe e ci dava dei punti anche quanto a intelligenza delle cose e dei fatti.
    E' stata di grande aiuto per tutti gli anziani ospiti, che vedendola in palestra quotidianamente e osservandola migliorare, hanno incominciato a credere anche nel loro proprio recupero.

    Un giorno, camminando lungo le parallele poste vicino al finestrone, si è voltata fuori e, parlando in dialetto romagnolo, ha detto: "Bisogna mettere a posto quei fiori! Si potrebbe fare un giardino. Perché lasciano il campo selvatico?"
    L'hanno trasferita, piangente, in un altra casa di riposo.
    Si è sentita "buttata fuori", lei, che da giovane, aveva perfino tenuto testa ai tedeschi che volevano razziarle la casa di campagna affrontandoli con un fucile. Aveva circa una quarantina d'anni ed era già vedova.
    Si impara veramente da tutto e da tutti.
    (Scusate il tanto spazio occupato)
     
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  8. cristinamzz
     
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    Scusa se nn ho risposto prima ma ho avuto problemi col pc, cmq vedo che le risposte sono state complete. La responsabile del progetto in Italia è la dott. Gaiatto (una gran donna!!), la Nostra Famiglia di Conegliano organizza un corso nel mese di ottobre per basic provider (in pratica il corso base, che per me è sufficiente per rivoluzionarsi le idee e per cominciare...)nel mese di ottobre p.v..
    Ciao
    Cri
     
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  9. Ft Roberto Tommasini
     
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    Francesco,
    in un mondo della riabilitazione che sta diventando sempre più ipertecnologico (se non hai apparecchiature da almeno 5.000 euro non sei nessuno)e diciamocelo un pochino con la puzza sotto il naso, il Tuo approccio e quello della tua Collega nella RSA dove lavorate è una boccata di aria fresca.
    E' un approccio naturale ed ECOLOGICO sia nel senso di giardino (è una storia da scrivere quella della signora di cui ci parli, mi ricorda molto le protagoniste,vostre corregionali, del racconto "Casa Bruni" di Valerio Massimo Manfredi pubblicato nel libro "Cento Cavalieri" della Mondadori collana Oscar Bestsellers), verde,fiori ed animali (pet therapy con gli anziani in RSA che ne dici?) ma anche soprattutto nel senso di semplice, UMANO approccio empatico alle persone).
    Questo è l'approccio che viene normalmente utilizzato dai nostri colleghi terapisti OCCUPAZIONALI, questo è l'approccio che a mio parere dovrebbero avere tutti gli operatori sanitari, soprattutto con le persone anziane.
    E qui se permette una mia opinione personale, la nostra categoria ha perso una possibilità di contare e far valere la sua voce un pò di più. Infatti prima dell'avvento dell'Università e dei profili professionali la Terapia Occupazionale era una "specializzazione" ante litteram del terapista della riabilitazione (a parte il corso di terapisti occupazionali che c'era a Milano mi sembra)
    Poteva esserlo anche dopo,cioè ai giorni nostri , prevedendo una laurea di 2°livello in terapia occupazionale ed invece si è creato un doppione (DU per fisioterapisti e DU per terapisti occupazionali) che penso duri tutt'oggi.
    Se c'è qualche terapista occupazionale mi piacerebbe conoscere la sua opinione.
    In questa discussione abbiamo già molte parole chiavi:
    M.O.V.E.
    PARTECIPAZIONE
    RIABILITAZIONE SU BASE COMUNITARIA
    TERAPIA OCCUPAZIONALE
    ANZIANI
    RSA
    Saluti a tutti
    Roberto
     
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  10. David Di segni
     
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    QUOTE (physiofranz @ 5/4/2003, 06:13)
    [QUOTE=cristinamzz,2/4/2003, 21:27]
    Un grazie sentito a Davide Di Segni per la risposta "ovvia"(a proposito sei il figlio del Rabbino Capo di Roma?)

    No, non sono suo figlio.

    Carina cmq questa discussione
     
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  11. physiofranz
     
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    Grazie, Cri.
    Ho preso contatto anche con Claire Vellacott, la referente europea di MOVE.
    Mi ha gentilmente risposto in italiano, dandomi l'indirizzo di Celestina Tremolada

    Via Della Bonta 7
    San Vito al Tagliamento
    PN 33078
    Italia

    Telefono 434 -842722

    [email protected]

    Anche Claire mi ha parlato de La Nostra Famiglia.

    Insieme alla tua indicazione ho di che lavorare.

    E' assolutamente fantastica questa possibilità di collaborare!
    Ecco, io concepisco così la vera ECM!
    Se potessi raggiungerti, ti darei un bacio (come lo do spesso alle mie colleghe: sono contento che siano con me, mi fanno arrabbiare e mi aiutano. E' la vita! Così bella ed affascinante da meritare di essere vissuta con tutta la sua fatica).

    Ringrazio tutti i colleghi che mi stanno aiutando in questo Forum.
    Ho una voglia di vivere e di imparare...
    Francesco
     
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10 replies since 31/3/2003, 10:13   357 views
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