Bobath o Perfetti ?

Questo è il dilemma

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  1. ramarco
     
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    La validità scientifica del metodo perfetti è paragonabile ai guariori filippini, ai maghi e all'uso del pendolino. Non c'è nessuna prova scientifica che tale metodo funzioni. Se fosse un farmaco non sarebbe prescrivibile in Italia.
    Purtroppo lei ha trovato un fisioterapista poco competente ed estremamente caro.



     
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  2. chichingero
     
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    ho capito! siccome la faccenda era finita così a ottobre, non avendo ottenuto risultati. mio marito ha detto ok non voglio più fare la tua terapia e non mi ha dato risultati, le ultime terapie non le pago.
    prorio ieri è arrivata la lettera di un legale che ci chiede di pagare poco più di 1500 Euro, senza che peraltro sia mai arrivata nessuna fattura!
    incredibile ci siamo rivolti al tribunale del malato ora produrremo tutti i documenti e procederemo in sede legale.
    Ma come si fa a speculare sulla pelle degli ammalati?
    mio marito che ha subito tanto stress ora ci voleva anche questa !
     
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  3. physiofranz
     
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    :)
    Quello che racconti, Chichingero, è davvero terribile.

    E' l'ulteriore riprova per me che non bastano i titoli o le altisonanti tecniche riabilitative.
    Un fisioterapista è un poveretto che tenta di aiutare i suoi simili a recuperare la possibilità di muoversi.
    Ci si aiuta entrambi con umiltà e tenacia e con quel po' di scienza che ci è data.
    Rapporto, osservazione, studio e rispetto vicendevole.

    Nella tua triste avventura c'è stato un dato positivo: il recupero.
    Come si diceva da bambini: "San Giovanni mostra gli inganni".

    Talvolta, come tecnica, uso anche un po' di complimenti e di dolcetti, il gioco delle bocce, il canto e la semplicissima psicologia del buon senso, gelato, baci e carezze.
    Ma non trascuro tutto ciò che sono le tecniche consolidate.
    Non mi avventuro in territori inesplorati o argute sperimentazioni. Prima sperimento su di me.

    Tutto è bene quel che finisce bene.

    A me successe di avere a che fare con un ricco albergatore riccionese per cui lavorai d'estate. Dal 1984 mi deve ancora un milione di lire. Nel 1985 glieli andai a chiedere. Mi rispose: "Ha aspettato un anno; può aspettarne un altro". Io non avevo lavoro, lui aveva tre alberghi in prima linea. Non sono morto di fame anche senza i suoi soldi.
    Se la terapista fosse seria dovrebbe rinunciare alla sua pretesa. Se ha messo la cosa in mano all'avvocato considera i soldi più importanti della sua dignità professionale.
    Noi nobili preferiamo lasciar cuocere nel loro brodo gente non degna.
    I nostri vecchi dicevano che i soldi rubati non fruttano.
    Chissà cosa se n'è fatto del mio milione il mio ricco debitore...?
    A me non manca nulla; anzi prego il Signore di togliermene un po' perché non fissi il mio cuore sulle cose che passano e perda l'essenziale.

    Auguri e buona salute
    Cecco :D
     
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  4. didjcolonna
     
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    CITAZIONE (ramarco @ 7/2/2008, 10:10)
    La validità scientifica del metodo perfetti è paragonabile ai guariori filippini, ai maghi e all'uso del pendolino. Non c'è nessuna prova scientifica che tale metodo funzioni. Se fosse un farmaco non sarebbe prescrivibile in Italia.
    Purtroppo lei ha trovato un fisioterapista poco competente ed estremamente caro.

    Oltre che troppo crudo ed esagerato, quello che dici sul metodo Perfetti e sulla competenza della collega non è certo di aiuto alla sfortunata vicenda della signora che scrive.

    Mi associo a quanto detto da Physiofranz: chissà però se il gioco delle bocce è scientifico, perchè pare che si debba per forza usare solo ciò che la scienza accetta: mi sembra a volte di essere tornati ad una sorta di inquisizione medievale al contrario!
    bah
     
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  5. physiofranz
     
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    :D
    Bravo Djdj!!!

    Con una piccola differenza: l'Inquisizione si basava, più o meno travisando, sull'autorità di Dio. E prima o poi Dio ci ha messo le mani per chiarire come stavano davvero le cose.
    L'Inquisizione Scientifica si basa sull'autorità di se stessa, è autoreferenziale, e non sa come stanno davvero le cose.

    La scienza è tutta un'altra cosa: è umile e discreta, paziente ricercatrice.
    E si confronta con la realtà. Tutta. Senza escludere alcunché a priori.
    La scienza è ragionevole.

    Ma chi fa la scienza?

    Comunque ti assicuro: giocare a bocce riabilita e fa divertire.
    E poi, anche se non sono tecniche "Perfette" e non sono EB (Evidence Based) rilassano tantissimo... :lol:

    Grazie per il conforto che mi dai.
    Cecco
     
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  6. chichingero
     
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    allora a parte le disquisizioni sui vari metodi che non mi spettano perché "ignorante " al riguardo.
    So solo che mio marito "doveva" stare fermo, non usare la mano destra, perché "irradiava" (ma che vuol dire?)
    Perché ? Dopo che una persona ha avuto un ictus di regola deve stare fermo o muoversi, fare movimento?
    la giovane terapista credo che in qualche modo sia stata abbandonata a se stessa...tanto garantiva una buona entrata 75 Euro /ora di cui 29 per lei ed il resto per la titolare della srl ....
     
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  7. didjcolonna
     
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    "Irradiare" significa in parole spicciole che il comando alla mano anzichè andare ai muscoli giusti si estende anche altrove perturbando l'azione corretta del gesto.
    Il metodo dice (per fare un esempio banale) che per rifare un "impianto elettrico" bisogna costruirlo dalla centralina fino alla lampadina lavorando su "un filo alla volta", allungandolo piano piano, come un bocciolo che germoglia. Per progredire non bisogna attivare il movimento bensì "ascoltare" le sensazioni generate dal movimento. E' una questione di metodo.

    Può darsi che il metodo non fosse stato indicato per quel tipo di patologia. A questo punto il problema si sposta sull' eccessiva ortodossia della fisioterapista (la mancanza di elasticità è una caratteristica comune a molti fisioterapisti), o ad una cattiva prescrizione/indicazione del neurologo.
    29 euro mi sembra una spesa più che adeguata per un trattamento domiciliare effettuato da una fisioterapista alle prime esperienze. Certo è che il Suo è un caso ai limiti del paradosso.
    Ha tutta la mia solidarietà: è stata proprio sfortunata, ma tutto è bene ciò che finisce bene.
    Cordiali saluti
     
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  8. Michele Bianucci
     
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    ciao,

    trovo molto superficiale e poco professionale da parte dei colleghi paragonare il metodo perfetti a riti tribali ecc...

    cmq ammetto che è stata sfortunata e la collega per niente professionale... troverei cmq giusto approfondire prima di sparare a zero su un metodo...

    già il fatto che lei parli di indovinare è sbagliato: perchè dietro all'indovinare non c'è un'analisi delle sensazioni e un'attivazione dell'attenzione; questo è un concetto che deve essere chiaro al paziente. non è un gioco, ed anche se la risposta fosse corretta andrebbe analizzato come il paziente è arrivato, quale strategia ha adottato, perchè potrebbe non essere quella giusta. da perfettiano mi dispiace che lei abbia perso fiducia... per me è una battaglia che è stata persa...

    per la teoria neurocognitiva la parola "spasticità" non ci dà nessuna indicazione sul nostro paziente, ci indica solo un fenomeno definito dal neurologo; noi la definiamo specifico motorio e analizziamo i suoi elementi:
    - Reazione Abnorme Allo Stiramento (RAAS)
    - Irradiazione
    -Schemi Elementari
    -deficit di reclutamento
    dall'analisi di questi elementi, dal linguaggio, e da molti altri elementi propri del paziente, viene costruito un esercizio (posto come problema conoscitivo per il paziente:ad es chiedo al paziente di riconoscere l'altezza di un regolo posto sotto al suo dito ecc) solo attraverso la modifica e l'attuazione di stategie corrette(ipotesi percettiva) (ad esempio riduzione dello specifico motorio) riesce a risolvere il problema conoscitivo posto dal terapista (NON INDOVINA NIENTE e se lo fa il terapista deve correggerlo perchè non sta facendo riferimento alle sensazioni, giuste o sbagliate che siano, che il suo corpo gli trasmette).

    questo è una minima minima minima parte di quello che l'universo dell'Esercizio Terapeutico Conoscitivo.
    spero che gli serva per capire che non è un gioco e che dietro c'è anni e anni di studio, è un metodo in continua trasformazione e aggiornamento perchè gli studi di neurofisiologia,nneuropsicologia e le nostre osservazioni sui pazienti che trattiamo, siano essi neurologici o rotopedici, ci danno sempre nuovi spunti per ragionare e mettere in discussione ciò che è il metodo per migliorare e capire un pò meglio i nostri pazienti.

    a presto
    michele
     
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  9. chichingero
     
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    Caro Michele,
    ti rispondo direttamente, io che ho vissuto in prima persona questo metodo perfetti.
    la questione mi pare sia andata a finire su un tema che di fatto non mi compete. e di cui non voglio discuterne l'efficacia o i presupposti scientifici.
    so soltanto che da parte del neurologo che da parte delle terapiste che mi hanno visitato prima di iniziare la terapia post ictus non avevo problemi nè di linguaggio ne di movimento. riguardo al mio mio braccio destro non avevo assolutamente perso capacità sensoriali e di posizioni. le funzioni erano pressochénormali soltanto un lieve impedimento. Tant'è che uscito dall'ospedale non mi era stata prescritta nessuna terapia fisica.
    La signora terapista al dilà che mi assicurava che avrei ripreso le mie normali abitudini con il braccio destro, per ben cinque mesi ho avuto l'ordine di non muovere assolutamente il braccio destro, anzi mi veniva ribadito di "dimenticarmelo" dopo 170 ore circa di terapia, certi giorni ne facevamo due di ore, il risultato è stato un "niente".
    Tranne che mi sono ritrovato un braccio atrofico.
    con la nuova terapista in due ore ho finalmente mosso il mio braccio.
    Questa faccenda sto valutando di sottoporla ad un legale, già mi sono rivolto ad una associazioni di tutela del malato.
    provvederò di produrre la documentazione e poi vedremo.
    Ma è simpatico sapere che la titolare della srl che emetteva fattura, alla mia recriminazione del risultato inesistente mi ha risposto: "La colpa è tua perché non eri tranquillo e non eri concentrato a guarire" ma non solo mi ha ancora detto :" tanto i danni li paga la ragazza che veniva a farti terapia!
    Avete capito?
    Io intanto sto lavorando per riprendere la mia vita.
    Ma penso un'altra cosa al dilà dei metodi perfettiani, di cui, ripeto, non discuto.
    I soldi rovinano tutto, che sia stata la bella cifra che pagavo ad ingolirle e far prolungare le terapie?
    Non vorrei pensarlo ma non ci riesco.
    grazie
     
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  10. physiofranz
     
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    :B):
    Sì, sono d'accordo.
    I soldi fine a se stessi rovinano tutto.
    Così come il desiderio di potere fine a se stesso.
    O la scienza fine a se stessa.
    O la pigrizia fine a se stessa.

    Tutto ciò che esula da un rapporto sincero e discreto fra persone rovina tutto.

    Quante volte, da giovane e inesperto fisioterapista o da navigato riabilitatore, ho trascurato proprio questo aspetto! Non è mai andata a finire bene: ho rovinato rapporti, non ho aiutato a guarire, sono rimasto al palo come professionalità.
    Una volta ho "sfruttato" una povera signora con sclerosi multipla e abbandonata dal marito, perchè volevo comprare la Peugeot 205 e mi mancavano dei soldi. Che vergogna! Non è più viva e non posso nemmeno restituirglieli. Mi resta il rimorso.
    O quando ho snobbato un anziano con difficoltà respiratorie che mi chiedeva aiuto.
    O il mio amico muratore col mal di schiena.
    O il giovane infortunato in Rianimazione perché non ne avevo voglia.

    Non continuo perché riempirei tutta la pagina.
    E' proprio vero: se guardassi in faccia la persona che mi sta davanti.

    Sicuramente inesperta la nostra amica e collega fisioterapista.
    Veramente cinica la titolare della SRL!

    I miei vecchi dicevano "I soldi rubati non portano frutto".

    Grazie, Chichingero e cari colleghi.
    Questa vicenda è una bella lezione anche per me.

    Cecco :)
     
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  11. cervello
     
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    I metodi fisioterapici in ambito neurologico non hanno evidenze, quindi uno vale l'altro.. il resto è tifoseria.

    la componente fondamentale per la buona riuscita della terapia sta nell'incontrare un fisioterapista capace, una patologia non troppo invalidante, un paziente disponibile.

    :wacko:

     
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  12. noemig
     
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    1- il prezzo per il trattamento di cui si parla mi pare eccessivo (in quale città/paese?), ma questo è un problema da considerarsi in sede di voto alle elezioni
    2- sono convinta che se adesso la persona di cui parla la moglie riesce a muovere il braccio ed a fare qualcosa di utile sia perchè nei mesi passati ha fatto quel tipo di trattamento ( non ho visto nessun paziente avere danni dal "perfetti", in 30 anni che faccio la terapista, ne ho invece visti tanti "spastici" per non averlo fatto ed avere lasciato campo libero alla irradiazione!). E' come avereun sindaco che per 5 anni fa risparmiare il comune, e tutti si arrabbiano e lo destituiscono, quello successivo fa e spende e tutti sono contenti (ma lo può fare perchè le casse sono piene per merito del predecessore!)
    3- se dovessi avere un ictus, vorrei un trattamento "perfetti", il problema è che dalle mie parti è molto difficile trovare qualcuno, soprattutto giovane, che lo sappia fare
    4- il problema della riabilitazione e delle "metodiche" o "approcci" come li vogliamo chiamare è che non ci sono evidenze scientifiche, perchè non c'è ricerca (guardate le revisioni Cochrane, al riguardo, sembra di leggere le news del paleolitico!), e non solo in Italia (tutto sommato sullo stroke ci difendiamo molto bene) ma nel mondo, perchè non c'è industria sponsor ed i fisioterapisti sono ancora molto legati alla "produttività", al "paziente", alla manovalanza
     
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  13. lore777
     
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    caro amico sono a Santorso (vi). Sono ictus nel braccio-mano e afasia.
    Sono lavora in Centro Prof. Perfetti. Il Prof. Perfetti è Primario della Neurologia.
    Il Prof. Perfetti è il genio del cervello. Lui sa che gli fisioterapici e logopedista lavarono con il cervello.
    IL PROF. PERFETTI é IL GENIO.
    G.Menegon
     
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  14. mago.yota
     
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    evidenze scientifiche in medicina..... e in riabilitazione.....
    disquisizione di cui si potrebbe parlare per ore,
    ma il problema principale non e' abbandonarci al caso
    e fare della professione fisioterapica solo un apprendimento di tecniche
    che portano a diventare piu' dei Tecnici, degli operai (o meglio detti una volta
    operatori sanitari), ma piuttosto ricercare una scientificita' o almeno un metodo che ci porti a diventare quei Professionisti con la P maiuscola a cui tutti(?!), penso, speriamo di aspirare.

    Innanzitutto C.Perfetti, non fosse altro, ha il pregio di aver imposto una metodologia scientifica in un settore che ne era molto sguarnita....
    Inoltre chi dice che si parla di metodica non retta da evidenze o studi scientifici,
    legga, studi, si aggiorni!!!!

    Alla base di tutto l' E.T.C. (Esercizio Terapeutico Conoscitivo) e delle facilitazioni corticali superiori ci sono gli studi di Anokin e al. (insieme agli studi sulla neuroplasticita') che ridefiniscono l'attivita' motoria umana non semplicemente fine a se stessa, ma ridefinita in un contesto percettivo.
    Ovvero questi studiosi hanno detto che non c'e' movimento corretto se non c'e' prima una analisi afferenziale adeguata
    (mi sapete dire come si puo' fare il semplice gesto dell'alzarsi da una sedia se non si hanno informazioni di come e dove poggia il sedere, come stanno i nostri piedi e di come e' bilanciato il nostro corpo?!!?!?).
    Quindi la percezione prima di tutto. Inoltre parlano anche di motivazione: il movimento (volontario) senza motivazione e finalita' non viene eseguito.
    (caso tipico i lobotomizzati del lobo frontale che hanno una paralisi diciamo "apatica")
    Gia' per questo nessuno puo' parlare di questa metodica come una metodica uscita dall'uovo di Pasqua....

    Inoltre basta digitare gli autori dei molteplici studi, a cui fanno riferimento le ricerche in ambito E.T.C., su pubmed per vedere come ci sia onesta intelletuale da chi pratica questa metodica con coscienza!! (e con questo voglio anche dire che non tutti la praticano o la sanno praticare come si dovrebbe)
    Mi vengono alla mente gli studi e le teorie di Ito, Marr e Thach per quanto riguarda le lesioni e le disfunzioni di tipo cerebbellare.
    Se volete fate voi una prova: digitate "thach wt" su pubmed (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez) e ditemi poi se un Fisioterapista come Valter Noccioli che si basa su questi studi nel suo lavoro, e' privo di basi scientifiche o meno.

    Con tutto questo non voglio dire che la metodica e' universale e vada bene per ogni tipo di pazienti: anch'essa ha i suoi limiti.
    Il limite primo fra tutti e' che per la sua riuscita ci vuole la collaborazione e fiducia del paziente. Premessa indispensabile.
    (Ecco che torna l'argomento motivazione....)
    L'altro limite e' quello oggettivo del tempo: solo in dei precisi momenti lesionali, che sono dalla fine della diaschisi, fino a tre-cinque mesi post-evento ictale (ad esempio nell'ictus), si puo intervenire in maniera tale da ottenere un recupero poi non piu' ottenibile in tale misura.
    Questo non perche' me lo sto inventando o perche' e' una esperienza empirica a dirmelo: ci sono fior fior di studi che parlano di come si comportano i neuroni nei momenti post-iictali: chi non ha mai sentito parlare di "sprouting" vada a leggersi questa pagina http://www.fisionline.org/6NEURO%20SNC/13neuroSNC.html

    Non sono fra quelli che si scagliano contro altre metodiche: la Bobath e il Kabat hanno il grandissimo pregio di aver oggettivizzato tante conoscenze empiriche, per quanto riguarda il "campo reflessologico" sia di inibizione (Bobath) che di facilitazione (Kabat): tant'e che il Bobath rimane a mio dire l'unica arma, o una delle poche, li' dove fallisce l'ETC.
    Pero' il pregio della ricerca di un movimento volontario variabile finalizzato e contestualizzato e' tutto dell'ETC (lasciatemolo dire!)

    Scusate se lo sfogo vi pare esagerato, ma mi sono stufato di vedere pazienti emiplegici trattati con elettrostimolazione, idrochinesiterapia e "standing".
    Come dire: "facciamo un bel po' di cose cosi' non ci possono dire di non aver fatto nulla..."
    No, forse qualcosa e' stato fatto: danno!!!
    Salve a tutti

    Edited by mago.yota - 12/6/2008, 00:09
     
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  15. paolo bell
     
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    Salve sn uno studente del terzo anno e volevo sapere se qualcuno potesse darmi la definizione corretta di ipotesi percettiva... l'unica cosa ke ho capito è ke essa è sovrapponibile all'immagine motoria, nel senso ke l'immagine motoria determinerebbe una sorta di facilitazione nei confronti di essa....ma nn so come definirla...vi ringrazio
     
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53 replies since 12/11/2006, 13:59   28535 views
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