Bobath o Perfetti ?

Questo è il dilemma

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  1. claudiolari
     
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    Ciao,
    mio marito è diventato emiplegico a seguito di un intervento al cervello e ti posso dire: se puoi, se te la senti, approfondisci entrambi i metodi (Perfetti-Bobath) o qualsisi altro tu voglia, in modo da poterlo applicare all'occorrenza. Secondo il paziente che ti trovi davanti...e ricordati sempre che non sei tu a dover imporre un metodo o l'altro. Lo puoi consigliare, ma il paziente ha la necessità di sapre in fretta quello che può fare, quello che è ancora in grado di fare. Soprattutto se prima dell'evento è stata una persona estremamente attiva. Poi si potranno migliorare i movimenti, ma quando il paziente è giovane HA BISOGNO di vedere i risultati e poi si applicherà con tutto se stesso a perfezionare quello che è riuscito ad ottenere.
    Credimi, ci sto passando adesso e credo di sapere qullo che sto srivendo, non sono parole a caso, ma ponderate..dopo mesi di snervante angoscia.
    Ti auguro di raggiungere tutti gli obiettivi che ti sei preposto.
    Un saluto.

    Eliana :D
     
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  2. shalom
     
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    CITAZIONE (Haku78 @ 12/11/2006, 14:59)
    Ciao a tutti, sono nuovo e sono uno studente del III anno. In questo periodo sto affrontando i vari tirocini neurologici, sia dell'età evolutiva, sia dell'adulto. Ho avuto occasione di girare per vari distretti e ospedali qui in veneto molto importanti tipo l'osp. di vicenza, il centro riabilitativo di Negrar (vr) , l'osp. di Schio ecc.. ecc.. Ho avuto la fortuna di avere anche dei tutor molto competenti, ma ho notato che vi è parecchia discordia nell'utilizzo di queste due diverse metodiche di riabilitazione... in pratica a quanto ho constatato, chi usa bobath odia perfetti e viceversa.
    Alla facoltà di VR le tutor sono rigorosamente perfettiane e nei laboratori propedeutici ci fanno discutere di metodi di riabilitazione neurologica con la proposta di esercizi rigorosamente ETC, poichè secondo loro bobath è "superato". Mentre in tirocinio poi incontro dei docenti bobath (tra l'altro a mio avviso molto competenti) che continuano a creare corsi di aggiornamento sul tema insieme ad altri docenti in tutta Italia. :blink:
    Queste due metodiche a mio avviso sono molto discordi tra loro, poichè come ben sapete, mentre bobath utilizza sistemi come le reazioni di equilibrio, il tapping, l'allungamento e la mobilizzazione passiva escludendo la parte cognitiva, al contrario perfetti utilizza quasi esclusivamente i processi cognitivi superiori per ridurre gli schemi patologici e proporre esercizi riabilitativi... (mentre uno mi dice di non allungare l'arto plegico con ipertono poichè evocherei inutilmente la RAAS, ma deve invece vincerla lui utilizzando i suoi processi cognitivi superiori, l'altro mi dice che invece lo devo allungare io per cercare di rompere lo schema patologico :wacko: )
    Io come studente non faccio scelte, mi limito ad assimilare tutto, magari farò una scelta più avanti quando avrò più competenze a riguardo...(sempre se poi lavorerò nell'ambito neurologico). Però mi chiedo quale dei due metodi sia più funzionale ai fini della riabilitazione...

    sono entrambi funzionali, puoi usare una o altra oppure fare un mix di tecniche, io non sono nè perfettiana nè bobhattiana, ho fatto tutti e due i corsi, e a seconda di come mi risponde il paziente applico una o altra, il fine ultimo è il miglioramento del paziente che questo avvenga per un esercizio bobath o kabat fa nulla .................. il fine giustifica i mezzi.
     
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  3. mago.yota
     
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    CITAZIONE (paolo bell @ 23/6/2008, 17:10)
    Salve sn uno studente del terzo anno e volevo sapere se qualcuno potesse darmi la definizione corretta di ipotesi percettiva... l'unica cosa ke ho capito è ke essa è sovrapponibile all'immagine motoria, nel senso ke l'immagine motoria determinerebbe una sorta di facilitazione nei confronti di essa....ma nn so come definirla...vi ringrazio

    hai un pochino le idee confuse, ragazzo mio!!!
    non so se sia demerito tuo o dei tuoi Prof.
    cmq apprezzo il gesto di domandare per comprendere meglio.

    L'immagine motoria fa parte del contesto del metodo Perfetti, pero' il collegamento non e' diretto all'ipotesi percettiva!!!
    L'ipotesi percettiva fa parte a pieno dell'Esercizio Terapeutico Conoscitivo.
    La parola stessa ti dice che cos'è: è un'ipotesi.
    Ovvero è una "supposizione di una realtà probabile, ma che ancora non si conosce per certa, fatta allo scopo di trarne le conseguenze" e "che sara' giustificato dall'esperienza" (da http://www.dizionario-italiano.it/definizi...&lemma=I0A7D000 e da "lo ZINGARELLI 1994")
    E la parola stessa ti dice anche che e' una ipotesi ben precisa, ovvero di tipo PERCETTIVO, che viene data all'inizio dell'esercizio e deve essere confermata tramite e durante l'esercizio!!!

    In pratica l'ETC che si basa molto sulla percezione corporea chiede al paziente di saper riconoscere pressione, angoli articolari, posizione dell' arto e di punti piu' analitici dello stesso, e tanto altro ancora...
    Per fare cio' si basa su ipotesi che si possono tradurre come "problemi" percettivi che il paziente si ritrova a dover sbrogliare. Esempio: hai di fronte a te tre oggetti di varia natura e forma (A,B,C oppure 1,2,3: l'unica importanza di come questi oggetti possono essere chiamati e' solo quella che venga ben concordata con il paziente), ti vengono presentati e fatti vedere e "sentire" sia con la mano in salute che quella deficitaria a occhi aperti, dopodiche' inizia l'esercizio vero e proprio che consiste nel riconoscere ad occhi chiusi con la mano lesa i tre oggetti (esercizio che puo' essere effettuato nei tre gradi che spero tu conosca).

    L'ipotesi percettiva e' quello che avviene quando il paziente analizza l'oggetto in mano e ipotizza che sia l'uno o l'altro, che sia A o B o C.
    Di solito nell'esplanazione dell'esercizio si potrebbe dire che l'ipotesi percettiva e' "la capacita' di distinzione
    tattile di tre oggetti di varia natura e forma" o "stereognosia di tre oggetti di varia natura e forma".

    L'esercizio e' anche fatto di "modalità" ed "esecuzione". Mai sentito di questi termini?!?!

    Comunque spero di essere stato ben chiaro e nel caso abbia sbagliato qualcosa nello spiegare spero che i colleghi piu' esperti e avveduti mi correggano e precisino! Nel caso sarei lieto di essere corretto!

    ciao a tutti :D

    PS Naturalmente ho cercato di semplificare le cose e l'ipotesi percettiva fa parte di tutti i contesti percettivi immaginabili, non solo di questo. Sia ben chiaro. Non vorrei che si dica che l'ipotesi percettiva e' il saper riconoscere le cose con le mani... Scusate l'eccesiva precisione ma si sentono di cotte e di crude... Soprattutto in alcuni ambienti... :o:
     
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  4. V0dK4_71
     
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    Ciao a tutti, sono incappato in questo forum perchè alla ricerca di informazioni per completare la mia tesi....sono forse OT dato che la mia domanda dovrebbe essere KABAT o PERFETTI. Mi spiego meglio
    La mia tesi parla delle tecniche riabilitative nelle lesioni di plesso brachiale, soprattutto quelle del tronco primario superiore. Ho visto applicare l'ETC soprattutto ( anzi, forse SOLAMENTE) con emiplegici, mi piacerebbe poter inserire qualche tecnica anche per una lesione di tipo periferica. Purtroppo, vedo utilizzare unicamente KaBaT, e non riesco a trovare materiale in rete o in libreria che mi dia qualche spunto.

    Qualcuno di voi ha esperienza diretta su casi come questo e mi sa consigliare qualche libro in particolare oppure qualche documento? :rolleyes:

    In merito al DEmerito di professori/ allievi, vorrei precisare solo che a scuola si tende a semplificare e rende troppo schematiche alcune informazioni.
    Kabat.... rinforzo muscolare va bene un po d'ovunque :(
    BOBAT... emiplegico ... magari bambino, :wacko:
    PERFETTI ... ne parliamo (magari in una manciata di ore <_< ) lo facciamo vedere (tutto l'ETC minuto per minuto ma in 20 ore, gruppi di 50 persone :angry: ), tanto non ci sono evidenze, tanto i risultati sono molto lunghi, tanto vedi un po tu......

    Mai detto esplicitamente, naturalmente: diciamo che in alcuni casi passa questo messaggio e che l'approccio CULTURISTICO va per la maggiore.

    Forse è per questo che se ne sentono di cotte e di crude...

    Ciao a tutti e grazie
     
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  5. saadyous
     
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    Salve a tutti. Ho letto i vecchi post, e sento di dover aggiungere qualcosa a quanto è stato detto

    Il metodo non fa il fisioterapista, è il fisioterapista che ha degli strumenti che deve saper utilizzare a seconda di CHI ha davanti. La base della riabilitazione è il ragionamento clinico: PROBLEMA, STRUMENTI, SOLUZIONE. E' del tutto inutile scegliere un "metodo" piuttosto che un altro, noi abbiamo davanti una persona, con un dato problema di una certa entità e con date caratteristiche.

    io ho affrontato (la scelta del verbo non è casuale) il metodo del prof. Perfetti per la mia tesi di laurea, che tra l'altro ho sviluppato in ambito cardiochiorurgico proprio perchè convinto della validità degli studi. Tuttavia, con l'esperienza ci si rende conto che difficilmente si hanno a disposizione mesi per lavorare con tutta la calma necessaria, o che spesso è preferibile rinunciare alla "qualità", per avere un risultato migliore. Sembra un paradosso, ma il caso del signore è emblematico.

    Cordiali Saluti

    Ft Saad Youssef
     
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  6. .:Mauro:.
     
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    CITAZIONE (ramarco @ 7/2/2008, 11:10)
    La validità scientifica del metodo perfetti è paragonabile ai guariori filippini, ai maghi e all'uso del pendolino. Non c'è nessuna prova scientifica che tale metodo funzioni. Se fosse un farmaco non sarebbe prescrivibile in Italia.
    Purtroppo lei ha trovato un fisioterapista poco competente ed estremamente caro.

    Scusa se mi permetto...ma come puoi dire certe cose? Ma sai almeno di cosa stai parlando?
    La teoria della riabilitazione neurocognitiva è suffragata da studi che permettono di tirar fuori questa metodica che ,se applicata bene,è qualcosa di eccezionale...
    Il vero limite di questa metodica sta nel terapista,che troppo spesso non è in grado di mettere in pratica i propri ragionamenti o ,ancor peggio,non riesce proprio a farli questi ragionamenti necessari per favorire l'apprendimento,e quindi il recupero,del malato!
    Purtroppo(anzi...per fortuna) è necessario conoscere e capire anche i minimi particolari di questa metodica per saperla applicare a 360° e in maniera corretta,è necessario studiare,studiare,studiare,provare e avere tanta fiducia nel proprio lavoro...
    L'esercizio terapeutico conoscitivo è uno strumento fantastico che ci è stato messo a disposizione da un vero e proprio GENIO che ama il suo lavoro più di qualsiasi altra cosa(Carlo Perfetti ndr.)...sta a noi riabilitatori cercare di studiare il più possibile per capire e cercare di superare i limiti di questa metodica...cosa che Perfetti e i fisioterapisti di Villa Miari (ma non solo)cercano di fare giorno dopo giorno creando nuovi esercizi e ponendosi nuove domande a cui cercano di rispondere....

    Con rispetto
     
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  7. fabio.s
     
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    PER FAVORE,lavoro esclusivamene con pazienti mielolesi(completi e non) e adoro i principi del Perfetti(sono li' li'per decidere di far il corso),ma...sarà utile poi applicarlo con"questi"pazienti?
    Esperienze e commenti aspetto urgentemente da chi ,come me, è cosi' tanto attratto da un approccio neurocognitivo, ma altrettanto onesto intellettualmente!
     
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  8. anelel
     
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    Sono un genitore di una bimba con tetraparesi spastica distonica
    io sono ignorantissima
    ecco perchè leggo voi e quant'altro
    vi chiedo: io devo decidere per mia figlia di 3 anni, sono responsabile della scelta, i terapisti mi consigliano.
    fino a ieri non sapevo neppure che ci fossero tecniche diverse, metodi diversi (magari lo immaginavo ma non approfondivo)
    Oggi ho la possibilità di conoscere il metodo Perfetti, da 3 anni credo che con mia figlia stiano utilizzando il Bobath
    Dico credo perchè nessuno dei terapisti che abbiamo conosciuto ha mai parlato di metodi e nomi di essi (ovviamente, al genitore non interessa, non gli serve saperlo giusto?) Come se venisse preso per scontato che la prima che incontro (la più diffusa) è l'unica strada percorribile.
    Ma posso veramente scegliere in tutta libertà? Non ho competenze, sono ignorante e mi baso solo ed esclusivamente su ciò che fisiatri e fisioterapisti mi dicono. Pendo dalle loro labbra. Poi un giorno incontri un terapista che usa metodi diversi, che "smonta" completamente quello che è stato fatto fino ad ora, supponendo che forse è stato anche recato danno! Un genitore nel panico cosa deve fare? Ho perso tempo? Sono in tempo? ecc... le domande non finiscono mai. Come qualcuno di voi ha saggiamente detto, è il terapista che deve essere buono, non necessariamente il metodo. Bèh non ne ho ancora incontrati ma me lo auguro. Se conoscete qualcuno che applica Perfetti in prov. di ve mi faccia un fischio. O meglio, per essere coerenti, se conoscete un fisioterapista che applichi il metodo giusto per la mia bimba...
     
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  9. silvia130189
     
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    CITAZIONE (chichingero @ 6/2/2008, 22:58)
    ebbene sulla propria pelle mio marito ha "sperimentato" prima il metodo Perfetti poi è passato al metodo tradizionale quello del movimento.

    Cinquant'anni , un ictus causato non da diabete, colesterolo o altro ma da una situazione di stress.
    Quindi una persona"sana" fisicamente che per altri problemi è incappato in una situazione per certi versi drammatica.
    Dopo circa 20 giorni il neurologo consiglia di chiamare una sua amica terapista che fa al caso di mio marito.
    A giugno questa lo visita, ci parla e "garantisce" che a fine settembre mio marito sarà " a posto"al 100 per cento.
    Non ha problemi di linguaggio, è attento, partecipe, cammina bene ha soltanto una immobilità del braccio destro, ma ha totale sensibilità.
    Ci accordiamo sul come procedere.
    Ci manda a domicilio una signorina diplomata di fresco sul metodo Perfetti.
    La ragazza viene, inizia con molta calma tira fuori i regoli (quelli che i bambini usano alla scuola elementare) poi con una grande valigia cuscinetti, un pannello con delle forme ad incastro (tipo i grandi puzzle dei bimbi dell'asilo),
    insomma deve indovinare - senza guardare - e le posizioni delle varie forme.
    Addirittura poneva nella mano sana un regolo che poteva essere di 1 o due o tre centimetri, mio marito ad occhi chiusi e con la mano sana doveva indovinare la lunghezza, qualche volta indovinava qualche altra e molto spesso no. Con questo termine di paragone doveva"azzeccare la misura con la mano destra quella che non si muoveva, e mio marito sbagliava. Era un ansia continua poi mi dirà!

    Nel frattempo mio marito, peraltro una persona che ha sempre soffero di ansia ed attacchi di panico, incomincia a deprimersi non vedendo risultati concreti, si sente di peso, ha bisogni di aiuto per ogni piccola necessità. Il braccio non si muove . Passa luglio, agosto e settembre la ragazza va in vacanza. A fine settembre finalmente la titolare della srl la terapista finalmente lo rivede. Prima non aveva tempo, mi riferiva! Mi riferisce che il motivo per cui non muove il braccio è la situazione di stress continua che vive, che ha il braccio spastico e che come minimo avrà bisogni di altri due anni per guarire!

    Incominciamo a nutrire dei forti dubbi, questa terapia è molto costosa, non vediamo risultati.

    Abbiamo modo di parlare con altre persone e confrontare le varie terapie. un giorno partecipo alla seduta e provo con i regoli, mi sbaglio, prova una persona che era li vicino sbaglia pure lui. ma cos'è questa terapia. Se non era adatta a mio marito, perché gli hanno assicurato che avrebbe guarito in breve. non vorrei pensare che fosse solo per avere un cliente in più Peraltro le sedute costavano 75Euro per ora ed erano 5/6 per settimana, circa 1.500 Euro al mese e puntualmente pagati!!
    a inizio ottobre decidiamo di cambiare e andiamo da una terapista che lo visita, gli prende il braccio, dopo quasi 5 mesi di immobilità non ha più muscoli, la spalla si è abbassata tutto è bloccato. la nuova terapista gli ordina"movimento" e con l'aiuto di questa e di ginnastica passiva ora mio marito guida ogni giorno va in palestra insomma ha ricominciato a vivere.
    allora a cosa serviva quella terapia? a dirgli soltanto "non devi usare questo braccio perché c'è il rischio di irradiazione (?!?) Ma che vuol dire!
    questa terapia del metodo Perfetti ha causato dei gravi danni e tante spese.

    ciao, scusa se te le dico, ma chi ti ha detto che sarebbe guarito in breve tempo è un incompetente. io ho provato il metodo perfetti, ho avuto pochissimi risultati in un anno e mezzo ma devo dire che sono anche passati anni dalla lesione e ormai ho degli schemi ben piantati nel cervello ed è difficile sradicarli. inoltre dovresti esclusivamente fare quello, senza pensare ad altro. è difficile ,ci vuole pazienza e tantissimo tempo!! non puoi pensare di migliorare in breve tempo seguendo il metodo perfetti, posso dirti che con il metodo tradizionale io ci ho impiegato comunque 2 anni e cammino da schifo lo stesso


    CITAZIONE (anelel @ 2/9/2009, 23:37)
    Sono un genitore di una bimba con tetraparesi spastica distonica
    io sono ignorantissima
    ecco perchè leggo voi e quant'altro
    vi chiedo: io devo decidere per mia figlia di 3 anni, sono responsabile della scelta, i terapisti mi consigliano.
    fino a ieri non sapevo neppure che ci fossero tecniche diverse, metodi diversi (magari lo immaginavo ma non approfondivo)
    Oggi ho la possibilità di conoscere il metodo Perfetti, da 3 anni credo che con mia figlia stiano utilizzando il Bobath
    Dico credo perchè nessuno dei terapisti che abbiamo conosciuto ha mai parlato di metodi e nomi di essi (ovviamente, al genitore non interessa, non gli serve saperlo giusto?) Come se venisse preso per scontato che la prima che incontro (la più diffusa) è l'unica strada percorribile.
    Ma posso veramente scegliere in tutta libertà? Non ho competenze, sono ignorante e mi baso solo ed esclusivamente su ciò che fisiatri e fisioterapisti mi dicono. Pendo dalle loro labbra. Poi un giorno incontri un terapista che usa metodi diversi, che "smonta" completamente quello che è stato fatto fino ad ora, supponendo che forse è stato anche recato danno! Un genitore nel panico cosa deve fare? Ho perso tempo? Sono in tempo? ecc... le domande non finiscono mai. Come qualcuno di voi ha saggiamente detto, è il terapista che deve essere buono, non necessariamente il metodo. Bèh non ne ho ancora incontrati ma me lo auguro. Se conoscete qualcuno che applica Perfetti in prov. di ve mi faccia un fischio. O meglio, per essere coerenti, se conoscete un fisioterapista che applichi il metodo giusto per la mia bimba...

    ciao. puoi andare direttamente a VILLA MIARI a Santorso, vicino a VICENZA E SCHIO. li c'è il centro perfetti, dove c'è proprio lui e tutti i fisioterapisti che seguono il suo metodo. http://www.villamiari.it/index-2.html
     
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  10. Mario69
     
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    Quello che non capisco è se il metodo è indicato per alcune terapie oppure tutti i medoti vanno bene. Ho un parente colpito da ischemia cerebellare con paresi dx; Cammina se appoggiata ad un sostegno ma di equilibrio siamo lontani. Ho fatto visite da diversi FKT con metodi diversi ma non so decidere a chi affidarrmi . Non vorrei scegliere x simpatie ne pentirmi in un remoto futuro.
     
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  11. Arcibaldo01
     
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    CITAZIONE (Mario69 @ 16/8/2011, 19:17) 
    Quello che non capisco è se il metodo è indicato per alcune terapie oppure tutti i medoti vanno bene. Ho un parente colpito da ischemia cerebellare con paresi dx; Cammina se appoggiata ad un sostegno ma di equilibrio siamo lontani. Ho fatto visite da diversi FKT con metodi diversi ma non so decidere a chi affidarrmi . Non vorrei scegliere x simpatie ne pentirmi in un remoto futuro.

    Sono anche io uno dei fortunati colpiti da ictus con esiti al braccio mano spalla sx
    Da subito ho iniziato con riabilitazione ETC
    e il mio medico +o- nello stesso periodo.... ha avuto emiplagia dx
    Lui, il medico, da 6 mesi fa camminate con i bastoni e piscina, io solo ETC...
    dopo 1 anno le differenze ci sono, e come se ci sono
    Certo la mia riabilitazione e' di 1 ora al giorno, e ultimamente anche di piu'
    ma adesso il mio medico, cammina che sembra una falce.. io che non riuscivo a riconoscere un mazzo di chiavi da una piuma.... ne per il peso ne per la forma, adesso guido l' auto, riesco a fare quasi tutti i lavori sia in casa che in officina (elettronica)
    da circa 1 mese riesco ad eliminare la tensione muscolare (che a volte mi si crea forzando alcuni movimenti) con 2 minuti, dico 2 di concentrazione.
    I movimenti del braccio stanno diventando fluidi e naturali, 3 dita della mano sono all' 80% di sensibilita' e precisione, non sono un medico ne un riabilitatore, solo un paziente, e posso confermarVi che ETC e' un lavoro duro, impegnativo, e avrete bisogno in famiglia di qualcuno che vi aiuti 1 ora tutti i giorni.
    Se non volete impegnarVi con la vostra mente.. allora lasciate perdere ETC, se volete un vero recupero AS IT WAS io non ho trovato altre strade.
    E' la mia esperienza.. non sono medico ne riabilitatore ma mi sono convinto che il braccio non ha niente di strano, mentre il mio cervello... qualche neurone in meno lo ha!! Se qualcuno ha esperienze positive dirette... mi contatti anche in email: [email protected]
    io 51 anni
    mio medico 56
     
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  12. lancia1
     
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    CIAO A TUTTI
     
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  13. tarelli
     
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    ciao a tutti mio figlio, oggi ha 35 anni, nel 2007 ha avuto un aneurisma cerebrale gigante, operato in tempo (non si è rotto), ma per qualche complicazione che non conosciamo,ha purtroppo riportato un'ischemia con emiplegia sn. + neglet, riabilitato per 3 anni presso il Don Gnocchi di Torino, oggi deambula con un tutore alla caviglia, il braccio sn. non ha movimento dal gomito in giù, per il neglet qualche miglioria c'è stata, oggi continua a fare fisioterapia in ambulatorio sempre presso il Don Gnocchi ma con un fisioterapista che ha fatto il suo tirocinio con il metodo Perfetti mentre mio figlio deve avere fatto penso il metodo Bobath con immobilizzazione dell'arto dopo inoculo di botulino. ha anche fatto feldenkrais. secondo questo fisioterapista è stata sbagliata la sua riabilitazione. noi ci siamo fidati dai medici che lo avevano in cura, qualcuno mi può dire se c'è ancora possibilità di ulteriore miglioramento.
    ho interpellato villa miari ma mi dicono che è passato troppo tempo (quasi 5 anni dall'evento), non so nemmeno se vale la pena continuare con questo fisioterapista il cui trattamento consta in 2 sedute settimanali di 45 mn. e privatamente non lavora. qualcuno sa indicarmi qualcuno che conosca il metodo perfetti a torino, almeno per provarlo.
     
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  14. seeyou
     
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    CITAZIONE (tarelli @ 30/1/2012, 17:02) 
    ciao a tutti mio figlio, oggi ha 35 anni, nel 2007 ha avuto un aneurisma cerebrale gigante, operato in tempo (non si è rotto), ma per qualche complicazione che non conosciamo,ha purtroppo riportato un'ischemia con emiplegia sn. + neglet, riabilitato per 3 anni presso il Don Gnocchi di Torino, oggi deambula con un tutore alla caviglia, il braccio sn. non ha movimento dal gomito in giù, per il neglet qualche miglioria c'è stata, oggi continua a fare fisioterapia in ambulatorio sempre presso il Don Gnocchi ma con un fisioterapista che ha fatto il suo tirocinio con il metodo Perfetti mentre mio figlio deve avere fatto penso il metodo Bobath con immobilizzazione dell'arto dopo inoculo di botulino. ha anche fatto feldenkrais. secondo questo fisioterapista è stata sbagliata la sua riabilitazione. noi ci siamo fidati dai medici che lo avevano in cura, qualcuno mi può dire se c'è ancora possibilità di ulteriore miglioramento.
    ho interpellato villa miari ma mi dicono che è passato troppo tempo (quasi 5 anni dall'evento), non so nemmeno se vale la pena continuare con questo fisioterapista il cui trattamento consta in 2 sedute settimanali di 45 mn. e privatamente non lavora. qualcuno sa indicarmi qualcuno che conosca il metodo perfetti a torino, almeno per provarlo.

    Ciao... proprio ieri qualcosa mi ha portata a fare una ricerca su internet e a vedere casualmente il tuo post. Mi sono detta che non è stato un caso ma che devo condividere con te qualche pensiero, dato che "il fato" mi ha portata lì.
    Non conosco nessun fisioterapista Perfetti a Torino ma ci tengo a farti partecipe della mia esperienza, che è alla base del mio consiglio, prima che tu investa prezioso tempo, denaro, energie e aspettative in un metodo piuttosto che in un altro. Nel mio percorso riabilitativo, un consiglio su come muovermi sentendo altre esperienze è stato quello che mi è mancato e magari, se ci fosse stato e io fossi stata aperta a recepirlo, non sarei andata a tentoni prima di trovare una terapia che mi desse risultati concreti. Ormai sono 7 anni che giro per ospedali, ambulatori ecc, ne ho provati di ogni e posso dire di avere una minima esperienza. Nessuno ha la bacchetta magica, come avrai capito. Neanche Perfetti ce l'ha e io giudico presuntuoso un fisioterapista che mi dice che ho sbagliato fino ad oggi. O peggio ancora che ho perso tempo, svilendo il mio lavoro e impegno quando prima non mi ha vista e non mi ha toccata, quindi non conosceva la mia situazione. Non ha i parametri per giudicare o sparare sentenze leggendo solo dei referti.
    Ma iniziamo da 7 anni or sono, quando per un incidente automobilistico ho avuto un trauma cranico per il quale "sono stata presa per i capelli", sono stata in coma, ho avuto diverse operazioni in testa ecc... Come puoi immaginare la situazione era pessima, il braccio però l'ho recuperato quasi subito piangendo (e non in senso figurato) calde lacrime. Il piede e la gamba, a causa di un disguido ospedaliero, non sono stati trattati subito ma solo dopo qualche mese da una fisioterapista che applica il metodo perfetti letto sui libri. Mi ha tolto la falciata ma i risultati sono stati molto esigui rispetto alle mie potenzialità di recupero, considerando il recupero dell'arto superiore, che avevo i primi accenni di movimento a quello inferiore e considerando che oggi, dopo 7 anni, continuo a recuperare.
    Finito l'anno riesco a recarmi a Villa Miari, la rinomata clinica di Perfetti, dove mi è stato dato il colpo di grazia, e purtroppo non in senso positivo. Sono stata là 6 mesi, mi hanno trattata col loro metodo che non si è per nulla adattato alle mie necessità. Perfetti di 1° livello per il piede per i destri e per i sinistri, per gli ictus, gli aneurismi, i traumi cranici. Insomma sulla base delle mie patologie non sono state fatte scelte ma semplicemente applicato il metodo. E non ero dai primi venuti, ero nella clinica di Perfetti. Ho proseguito con gli esercizi a casa ma arrivata a un certo punto, quando ho capito ma soprattutto sentito che anche se deambulavo meglio non mi sentivo meglio per l'immensa fatica che facevo, mi sono opposta e ho smesso. E infatti avevo ragione, il motivo per il quale non mi sentivo meglio c'era: avevo attivato tutta una serie di compensi erronei e faticosi quando avevo le possibilità di recuperare nella maniera corretta, cosa che sto facendo ora. Che io sappia, la deambulazione nell'uomo è un atto naturale, fisico, e ci sta che dopo una lesione io faccia più fatica, debba porre più attenzione a ciò che faccio, ma non può essere che dopo mesi e mesi di trattamento mirato io faccia ancora tutta quella fatica. Io la vedo così.
    Oltretutto, proprio in quel periodo, mi si è instaurata una retrazione patologica che a oggi mi sta creando enormi difficoltà ed è quella su cui sto lavorando principalmente. Dopo ho cambiato metodo e fisioterapista, mi sono affidata alla medicina cinese, ha visto che utilizzavo i muscoli sbagliati ed anche lì ho pianto (e non in senso figurato) calde lacrime per togliere lo sbagliato e indirizzarmi sulla strada corretta. Sono andata a fare agopuntura e poi ho finalmente trovato la terapia e il terapista che sono riusciti a sbrogliare la situazione che l'incidente ha causato e che, a mio parere dato che la gamba è mia, la riabilitazione neuro cognitiva ha rallentato e complicato. Oggi, con le opportune facilitazioni i movimenti corretti ci sono e con mia immensa gioia dopo 7 anni continuo a recuperare, anche se togliere i vecchi schemi è molto complesso e richiede molta costanza.
    Le mie domande sono: ma loro non si sono accorti di nulla quando andavo a fare i controlli dato che stavo attivando una serie di compensi che mi hanno solo complicato la ripresa???? Fatto sta che ci è voluto uno che studiava la medicina cinese per accorgersene. Gli interessava veramente la mia ripresa dato che per andare a un controllo c'era da sudare 7 camicie o ero solo un oggetto di studio????? è vita fare 2 ore di terapia tutti i giorni??? Cioè la vita deve finire con la nostra patologia per anni??? Poi passati anni non ti prendono tuo figlio a Villa Miari perché è passato troppo tempo???? Cioè uno che ha avuto la lesione anni fa per loro non ha speranze di ripresa col loro metodo??? Va bhe soprassediamo, ma ti prego se ho fatto qualche interrogativo erroneo o a cui hai la risposta avrei piacere di saperlo.
    Poi, per fortuna, ho cambiato nuovamente terapista, metodo, pensiero sulla riabilitazione e mi son messa a sudare 7 camicie ma per qualcosa di concreto, per degli obbiettivi che posso raggiungere, si patendo dei dolori, faticando, ma non sono io ad adattarmi alla terapia ma è la terapia che cambia sulla base di come cammino quel giorno. Ogni volta che qualcuno ci tratta ci cambia, lo deve fare con coscienza e con obbiettività, per darci una carta in più da usare nella vita di tutti i giorni, utilizzando il nostro potenziale, superando i nostri timori (che ti assicuro non è facile!) e non correndo dietro alla carota. Perché, a mio parere, la terapia deve dare dei risultati palpabili nella vita che noi viviamo, non dobbiamo essere bambole di cristallo da sfiorare e accarezzare. Dobbiamo "giocare" col terapista per tirare fuori tutto quello che possiamo.
    Lo so, sono stata lunga, ma spero di averti dato una visione completa del perché ti consiglio di cercare un fisioterapista che sappia veramente fare il suo lavoro, che ci mette passione in quello che fa, che continua ad aggiornarsi, che ti guarda ogni giorno e sulla base di ciò che vede decide gli esercizi idonei per te per la situazione che c'è QUI E ORA. Sono perfettamente consapevole che non è facile, che ci vuole esperienza per riuscire a capire l'operato di un fisioterapista e tanta fortuna nel trovarlo, ma per questo non bisogna arrendersi, bisogna trovare la forza di sperimentare e capire cosa và e cosa no.
    Infine ti voglio sottolineare che questo è un riassunto della MIA STORIA, è IL MIO VISSUTO, sono LE MIE EMOZIONI E I MIEI PENSIERI, e NON SONO LEGGE ma spero TI POSSANO TORNARE UTILI. Rimango a tua disposizione per ogni chiarimento e, se ti ho stuzzicato la curiosità, potrei darti ulteriori chiarimenti e riferimenti.

    IN BOCCA AL LUPO!!!!
     
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  15. tarelli
     
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    User deleted


    [QUOTE=seeyou,1/2/2012, 15:29 ?t=12097894&st=30#entry488180141]
    [QUOTE=tarelli,30/1/2012, 17:02 ?t=12097894&st=30#entry487914239]

    ciao seeyou e grazie per la risposta, vedi non so se il tuo caso è uguale a quello di mio figlio, lui adesso deambula senza bastone, come equilibrio andiamo bene, non ha la sensibilità sulla caviglia sn. e certamente non può correre, il problema più grosso è il braccio che è proprio fermo dal gomito alla mano e tutti i medici hanno detto che riacquistare l'uso del braccio è molto difficile dopo quello che ha avuto, emiparesi sinistra completa, dagli occhi, (non ha più il campo visivo a sinistra per i 2 occhi), fino giù al piede. L'agopuntura non lo attira, ha paura degli aghi, non conosco la medicina cinese e anche lì purtroppo esistono personaggi non troppo affidabili. Puoi darmi più informazioni su questa medicina cinese, in cosa consiste? a chi rivolgersi ? sono forse quei centri dove si pratica yoga ecc....?

    ciao e grazie ancora. Tarelli
     
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53 replies since 12/11/2006, 13:59   28535 views
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