riabilitazione dopo tossina botulinica

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  1. Michele Bianucci
     
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    sono pienamente daccordo con vittorio... la riabilitazione si costruisce sul paziente... e chi più conosce meglio è...
    la cosa che un pò mi infastidisce sono i FT che criticano delle metodiche senza conoscerle... io non ho fatto ne corsi kabat ne bobath e per adesso non mi interessano come tecniche perchè non ne condivido i principi teorici che ci stanno dietro... ma non mi ponhgo limiti... in fondo ho deciso di fare osteopatia (che voglio dire con perfetti non lega molto!); però credo nei principi che fondano questa metodica e la applico con risultato... anche io sono uno che non mi butto su un paziente e gli faccio l'etc ... ma ragiono sul paziente su quella patologia su quello che potrebbe essergli utile e quello no, costruisco gli esercizi su di lui...
    poi non caopisco perchè noi "perfettiani" siamo criticati così tanto? mi sembra un accanimento...
     
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  2. vittorio750
     
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    grazie phisiofranz, per aver condiviso il mio pensiero.

    michele , io personalmente non ho accanimento verso l'etc in qualche caso l' ho utilizzata, ma ti dico che difronte a dei bambini di pochi mesi ho utilizzato anche il bobath ecc ecc. per me fai bene ad aggiornarti piu' che puoi e sopratutto a credere nei corsi che vuoi studiare, vedrai che col tempo quando la tua preparazione sara' piu' completa le trarrai da solo le tue conclusioni e le tue scelte. per ora continua cosi' devi avere sete di conoscenza....e mi pare che dalle tue parole sei su un'ottima strada.

    ciao a tutti
     
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  3. fisik
     
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    Non sapete che sollievo mi danno tutte le vostre considerazioni sulla conoscenza o meno di metodiche riabilitative e la loro applicabilità! Confesso che spesso mi capita di provare un senso di inadeguatezza nei confronti di certe patologie neurologiche, perchè non conoscendo in maniera approfondita nessuna metodica mi devo accontentare di fare del mio meglio basandomi su intuizioni del momento! A volte penso che conoscere e quindi applicare bene una metodica mi darebbe certamente più sicurezza, ma forse non saprei cogliere certe sfumature e forse non sarei così motivata a cercare di sapere di più e meglio senza barriere di alcun tipo.
    Tornando al nostro trattamento dopo tossina, senza pregiudizi per carità, la mia opinione è che, talvolta, lo si faccia quasi più a scopo di ricerca che a scopo terapeutico. Ditemi che sbaglio! :cry:
     
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  4. annaFKT
     
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    No davvero, Michele, non volevo criticare nè te nè chi usa il metodo perfetti, anzi ne ho molto rispetto perchè è un metodo che rende molto partecipi i pazienti e sfrutta le loro potenzialità di vincere la malattia non basandosi solo su riflessi e stiramenti........
    Ma il problema è proprio questo, saper riconoscere a chi potrebbe essere applicato e a chi no, senza farsi prendere da una sorta di "patriottismo metodologico"!
    Nel mio intervento anzi, volevo porre l'accento sopratutto su quei medici (neurologi, fisiatri ecc. ) che prescrivono il perfetti come fosse la panacea di tutti i mali senza nemmeno conoscerlo a fondo e senza sapere come si applica!
    Sarebbe come voler parlare sottovoce con un sordo, non ci ricavi niente!
     
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  5. Michele Bianucci
     
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    grazie vittorio delle tue parole... spero anche io di aver imboccato la strada giusta per me e i miei pazienti...

    anna io non mi ritengo un patriota del metodo perfetti, perchè molte volte lo ritengo inadeguato alla situazione... è vero per adesso è il metodo che "calza" meglio il mio modo d'essere e di vedere la riabilitazione, per questo ho fatto il corso proprio dal prof perfetti e il tirocinio, perchè mi piace conoscere "prima di metter mano".....
    non è la panacea della riabilitazione, come nemmeno altri metodi...

    a presto colleghi
     
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  6. annaFKT
     
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    Giusto quello che dici, caro Michele: conoscere prima di metter mani........
    Probabilmente se avessi conosciuto qualcuno che applicava il metodo perfetti come te con scienza e coscienza, avrei tratto conclusioni diverse, anche perchè credo che come metodo abbia bisogno di un periodo di "digestione" abbastanza lungo prima di capirlo a fondo....
    Un saluto a tutti! :)
     
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  7. StefanoFT
     
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    Cari colleghi.. un saluto a tutti!

    Anche io voglio dare il mio contributo:

    "Dimostrare" in riabilitazione è difficile, in tutte le specialità, ma in neuroriabilitazione è ancora più arduo, se non impossibile...

    Ad oggi non si può dimostrare l'efficacia e l'efficienza di due o più metodiche riabilitative diverse che trattano uno stesso problema in campo neurologico, questo perchè sul cervello si sa ben poco.. figuriamoci come riabilitarlo!! (NATURALMENTE SI RIABILITA LA PERSONA!)
    Inoltre ogni cervello è diverso dall'altro, quindi tutti i discorsi sulle metodiche cadono di fronte alle parole di Cecco: impegno, sacrificio, amore; di Anna: fantasia.. e anche di fronte alla mia verità: il "culo" :blink:

    Stefano FT
     
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  8. ZoraPnFisio
     
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    ancora peggio quando insegnanti e tutor cercano di darti una infarinatura di tutto un po...bisogna conoscerli i metodi, SERIAMENTE per poter permettersi di inserire i vari elementi in base ai pazienti...la spolverata di etc con bobath,kabath, e perchè no grimaldi fa solo gran confusione e non ti permette di padroneggiare nulla...e la differenza la vedi proprio in chi, con tanta esperienza, che ha studiato tanti metodi è riuscto a farsi una SINTESI propria non detta da tutor e professori che si credono chi sa chi perchè insegnano a fisioterapia
     
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  9. brenito
     
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    UN saluto a tutti, il mio e un caso complesso e non so come spiegarmi, ci tento. Nel 2013 vengo colpito da una trombosi hai seni sagittari celebrali. Viene colpito il lobo dx parietale, con emiplegia sx. ne esco bene in 3 mesi, ma quando tutto sembrava ok, vengo colpito da 2 epilessie, chiaramente collegate entrambe al primo caso, la prima e lieve e non perdo niente di quello che avevo recuperato. Ma la seconda, mi ha cambiato completamente la vita, la diagnosi e : ( STATO DI MALE EPILETTICO REFRATTARIO,PIU COMUNEMENTE DEFITITO,GRANDE MALE).Ora non sto qui a raccontarvi la mia odissea fin qui vissuta, ma chiedervi, un consiglio. Tra una riabilitazione ed un'altra, un neurologo mi ha detto, che se voglio risolvere il problema(in particolare modo, arto inferiore sinistro(ricordarsi emiplegia sx a febbraio).Bisogna fare la tossina botulinica, ne fa 3 ( dicembre 2014 aprile 2015,settembre 2015.Per me non apportato nessun miglioramento, anzi l'arto colpito l'ho rendeva più flaccido. Concludo, posso interrompere le tossine, visto i risultati??, ho ci sono dei problemi??.Scusatemi.. un saluto a tutti.
     
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    Ciao Brenito, secondo me la tossina botulinica non serve a NULLA. Non capisco perchè nel 2015 ancora la si consigli. Quanti anni hai?
     
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  11. brenito
     
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    Grazie Matias, per la tua risposta. HO 55 ANNI 3 figli piccoli e senza vita davanti a me.
     
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  12. Dott. Filippo Zanella
     
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    Ciao a tutti,
    scusate per il ritardo nella risposta.

    Vi volevo comunicare che l'App Physio finalmente è pronta: adesso potete trovare tutti i fisioterapisti specializzati della vostra zona, porre quesiti come questo e ricevere consulenza IMMEDIATA gratuitamente.

    Vi lascio il link: www.trovaunfisioterapista.it

    Un caro saluto,
    Dott. Filippo Zanella
     
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26 replies since 5/2/2007, 15:13   11199 views
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