PARAPARESI SPASTICA

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  1. physiofranz
     
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    :D
    Ho una grande passione per i ragazzini e le ragazzine sordomute: hanno una sensibilità ed un'intelligenza molto vivace e particolare, forse dovuta alla loro situazione.
    Impara a parlarle con gli occhi ed il cuore. Otterrai molto di più che con gli ausili.
    Il secondo figlio di una coppia di amici è sordomuto e spastico. Si chiama Filippo. Ora ha sei anni e va a scuola. Non riusciva a stare in piedi: ora scende dal letto da solo e si trascina. Se uno lo prende per mano (la chiede con decisione) cammina per la casa e di fuori che è un piacere; non si stanca mai. E' felicissimo: ogni cosa è fonte di stupore e di gioia.
    Le mie colleghe della riabilitazione infantile hanno fatto un lavoro eccezionale con lui.

    I quadripodi possono essere utili; ma l'utilità maggiore per lei sei tu stesso.
    Ricorda che l'andatura corretta è propria di chi non ha problemi deambulatori.
    Chi è spastico, chi ha problemi neurologici, ha un suo modo di camminare. Dobbiamo aiutarlo ad utilizzare al meglio le sue potenzialità ed il suo modo di camminare.
    Per questo ti ho parlato di Filippo.
    Spero che un giorno sia capace di uscire di casa da solo, dire a sua mamma dove va e quando tornerà, magari farsi la morosa. Tutto questo però non è un piano mio, devo solo aiutarlo a fare la sua strada, quale che sia.

    La capacità di essere intelligente e di capire che mezzi usare nel nostro lavoro viene da questa passione attenta, cordiale, verso chi abbiamo davanti. Ricordati che noi aiutiamo solo il cammino dei nostri pazienti. Per aiutarli dobbiamo coinvolgerci con loro.
    Non è essenzialmente una questione di strumenti; è piuttosto una questione di cuore.
    Il loro destino è lo stesso nostro.

    Non è una predica. Guarda la tua ragazzina, sii attento e voglile bene. Piano piano capirai che cosa le è utile e necessario.

    Cecco :D
     
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7 replies since 1/3/2007, 23:32   3412 views
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