Diatermia, tutta la verità

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  1. Dott. Nicola Dacomo
     
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    - guarda... su "fantomatiche" abitudini degli americani... giusto sabato scorso, mi son sentito raccontare le mirabolanti storie di un commerciale che raccontava come negli Stati Uniti non venissero nemmeno considerate le frequenze sotto 1 Mhz... Allora, a parte le mirabolanti strnz.... del commerciale di turno, non credo proprio che non ne sia autorizzato l'uso (la ditta con la quale collaboro io ha la sua più grossa sede negli Stati Uniti)...

    ...oh, patti chiari... se c'hai una qualche strana normativa nel cassetto.. tirala fuori che son curioso pure io...

    - Diatermia e Tecar? A meno che non l'abbiano cambiata ieri, la Tecar lavora a 0,485 Mhz... le altre fanno spesso qualcosa di diverso per non dire ...485... Per cui ci si trova spesso con apparecchiature che fanno 0,500 Mhz oppure 0,470 salvo poi, nel Manuale Operativo leggere che le frequenze erogate devono intendersi +/- 10%...
    Ci sono anche quelle che cercano di differenziarsi. Ma un conto è cercar di differenziarsi un conto è l'opportunità di farlo.

    - Per quanto riguarda le Onde Elettromagnetiche... Diciamo che "fino ad ora" non ho mai provato e testato una apparecchiatura che durante il trattamento non ne emettesse.
    Ne ho viste abbastanza, da apparecchiature che si spengono quando stacchi l'elettrodo dal paziente, da elettrodi attivi ricoperti (salvo poi avere delle placche d'acciaio dall'altra parte che essendo rigide e completamente libere irradiano al vento...). Nessuna di quelle testate aveva zero emissioni.
    La considero la parte "rischiosa" del nostro lavoro. Un po' come quello che succede utilizzando i laser di potenza (in classe IV) le cui rifrazioni indirette, per gente come noi che li usa quo-die possono comunque rappresentare un concreto rischio per la salute.
    Un po' come il camionista per strada, l'operaio che aggiusta un cavo in tensione, un operaio edile che lavora con il martello pneumatico. Rischi del mestiere!
    Certo ne sconsiglierei l'uso non solo sulle donne in gravidanza, ma anche per le colleghe che, da operatori, sono in gravidanza al lavoro.

    Come tutti i rischi del mestiere, si cerca di porvi rimedio.
    Per esempio... Non fare un bel monticello di crema sull'elettrodo e poi appoggiarlo sul paziente... fintanto che la crema non l'hai bombardata per un po' e, soprattutto se il film è ancora importante (parlo appunto del monticello) in quel momento... vedessi come schizza l'ago dell'analizzatore... Per cui... monticello sì ma, a macchina spenta, spalmare uniformemente la crema prima di accendere. Essendo le creme abbastanza oleose, meno se ne mette e meglio è.
    Altro escamotage... io utilizzo un Camice Schermante.. Non scherma tutto (non nel senso dell'effetto barriera, quello è più che sufficiente, schermando intorno al 95%) ma per il fatto che comunque testa e collo le hai fuori... e lì comunque, delle cose da trattare con cautela ne abbiamo.
    Altro escamotage... regolare la potenza in relazione all'assorbimento. La prima fonte di diffusione di campi elettromagnetici durante l'utilizzo della diatermia... è il paziente!!! Meno assorbe, più fa scattering elettromagnetico nell'ambiente... solo che la cosa più vicina e sensibile lì... siamo noi! Ovviamente non tutte le apparecchiature permettono di calibrare la potenza in relazione a parametri ottimali di assorbimento, per questo qualche "vecchio del mestiere" consiglia di aumentare la potenza gradualmente... Più è bassa meno scattering... ma comunque inizia un blando effetto joule che diventa il carrier per sopportare alti carichi energetici nella fase successiva...

     
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26 replies since 20/5/2010, 12:54   15656 views
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