Libro NEUROREGOLAZIONE

primo libro in Italia sull'argomento

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    Fisioterapista

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    Informo i pochi amanti di questa ristretta nicchia dell'ambito strumentale che è disponibile il primo libro sulla Neuroregolazione Interattiva. Destinato a chi vuole approcciare l'argomento ed a chi già possiede un Neuroregolatore ma, vittima dei settori commerciali delle aziende, non ha ancora potuto approfondire alcuni aspetti fondamentali dell'argomento.
    Il libro è volutamente, disinvoltamente informale. Il linguaggio è colloquiale e discorsivo, pur nei disseminati affondi di fisica.
    Al momento edito e distribuito solamente attraverso il Circuito med34.
    Cordiali saluti.
     
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  2. rox70
     
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    Complimenti l'ho appena finito di leggere veramente fatto bene , mi è servito molto per iniziare a capire i principi della neuroregolazione che reputo una grande scoperta forse un pò sottovalutata sicuramente alle nostre latitudini!!!!!

    Sicuramente gli approfondimenti con relativi corsi sono d'obbligo se si vuole appieno sfruttare il potenziale insito in cosi poco spazio ...

    Attendo il 2 volume dove si parlerà di protocolli e scela di frequenza per trattamenti sempre più mirati !!!!
     
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    Fisioterapista

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    Inserisco qui alcuni estratti di articoli che ho sparso in giro per il web, sul tema Neuroregolazione.

    Iniziamo con il dire cosa NON è la Neuroregolazione.
    Quando, circa una dozzina di anni fa, il fenomeno iniziò a prendere campo, "i commerciali" classici hanno pensato di cercare di ricalcare quello che era già diventato il fenomeno commerciale di riferimento: la Tecar.
    E da lì, si iniziò a denominare l'utilizzo di ogni prodotto commerciale, con il prefisso del proprio marchio + il termine "terapia". Così nacquero un numero infinito di terapie, tante quante erano i prodotti commerciali presenti sul mercato in quel periodo. E' un fenomeno tipicamente ItaGliota, ma anche all'estero non sono scevri da queste cadute di stile.
    Per cui, mi piacerebbe assistere ad un atto di "maturità professionale" da parte dei Colleghi, e di non iniziare a parlare di "pincopallino-terapia", oppure di "azzeccagarbugli-terapia" e simili definizioni...
    Non credo sia il caso, in questa sede, di inserire interventi civettuoli del tipo "io utilizzo il miglior neuroregolatore sul mercato", oppure "questo è l'originale, gli altri sono una copia", o altre sparate cafone di questo tipo... Nei Tags sono inseriti i nomi di tutti i neuroregolatori che mi sono venuti in mente scrivendo il post, se ne dimenticassi qualcuno, segnalatemelo in pvt che provvederò ad inserirlo.

    Oggi si parla di NEUROREGOLAZIONE! Punto.
    Perchè si chiama Neuroregolazione e non Neurostimolazione?
    Bhe... diciamo che all'inizio le definizioni sono un po' state buttate lì senza far caso ai dettagli.
    Con il tempo, anche le definizioni sono maturate e posso facilmente farvi capire che Neurostimolazione è una definizione impropria.
    L'italiano è una lingua ricchissima di sfumature, provate a pensarci: se Neuro-stimolo, a quale effetto biologico mi vien più facile pensare? Mi vien più facile pensare ad un fenomeno in Up-regulation. Ovvero ad una reazione stimolo/risposta in relazione alla quale "accelero", "potenzio", "incremento" la funzionalità di un certo processo biologico. Ecco... è riduttivo! Ed è riduttivo anche per quelle aziende che hanno cercato di impossessarsi di questa definizione, scordando che "anche" i loro strumenti sono in grado di dare un input in Down-regulation. Questo significa che, attraverso un Neuroregolatore è possibile dare un input al recupero dello stato di salute attraverso l'erogazione di un impulso elettrico che assume una funzione di "rallentamento", "sedazione", "ipotermia", "bradicardia" (solo per menzionare quelli più elementari).
    Ora, siamo tutti convinti? Tutti d'accordo? Spero di Sì :-)

    Passiamo ad un altro aspetto introduttivo: cos'è un Neuroregolatore.
    E' uno strumento che ha una particolare modalità di interazione con il corpo umano ed è capace, a grandi linee, di interferire, modificare, produrre un segnale neuro-fisiologico che ha la capacità di fornire un input al recupero dello stato di salute del paziente. Ma attenzione: non è l'unica tipologia di strumenti in grado di fare questo. La particolarità sta nel MODO con il quale, questo tipo di strumenti, lo fornisce.

    Come funziona?
    Anche le prime generazioni di questo tipo di strumenti, sono nate per la volontà di un Ingegnere che cercava di dribblare la reazione di adattamento del corpo ad un impulso bifasico (tipo Tens).
    Per ottenere questo tipo di retroazione alla reazione dell'organismo, implementò un controllo di tipo impedenziometrico nello strumento.
    (anche qui, sottolineo l'ovvio... Non sono gli unici strumenti che utilizzano un impedenziometro... La differenza la fa il modo con il quale l'impedenziometro viene utilizzato. Impedenziometro o impedenzimetro... mah, paese che vai, definizione che trovi).
    Per cui, lo strumento eroga un impulso elettrico, di bassa intensità e di relativamente bassa frequenza.
    Questo impulso viene erogato e controllato "al ritorno" in macchina (per semplificare, parte da un elettrodo, attraversa il corpo, arriva dall'altra parte e viene analizzato). Questo tipo di analisi da la possibilità di modificare l'erogazione in base a quella che era "l'impedenza" dei tessuti trattati.
    (L'impedenza è la resistenza al passaggio di una corrente elettrica alternata. Con il termine "resistenza" in senso stretto, ci si riferisce ad una corrente continua).

    La mia passione per questo tipo di strumenti che ha segnato profondamente la mia professione, è nata per una riflessione semplice che è questa:
    Se ho a disposizione già 33 strumenti (non è un numero a caso, ma è il numero di apparecchiature che avevo in Studio 15 anni fa...) cosa può darmi "di più" uno strumento come questo? Erogare un impulso elettrico, lo fanno già altre tecnologie. Stimolare o sedare, lo fanno già altri... Ma... Se trovo il modo di approfondire "cosa passa per la testa" del neuroregolatore nel momento in cui analizza l'impedenza durante il trattamento... ne posso trovare indicazioni utili sulla funzionalità dei tessuti!
    E da lì è iniziato il mio amore per la Neuroregolazione.
     
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2 replies since 6/2/2012, 17:16   460 views
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