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vanzo2001.
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buon giorno a tutti, mi sono appena iscritto alla ricerca, confido, di qualche informazione utile.
A metà settembre durante un avvenimento sportivo ho avvertito un rumore come di " lacerazione di stoffa" a seguito del quale senza gran dolore (anzi...) non riuscivo piu' a far forza al piede sinistro.
Il personale paramedico presente alla manifestazione ha escluso la rottura totale del tendine d'achille e mi ha applicato una compressa fredda.
Il giorno seguente zoppicavo ma potevo camminare ugualmente e non avvertivo dolore se non toccando la zona interessata.
Colpevolmente ho trascurato la cosa anche in virtù del fatto che se non facevo movimenti che mettessero in tensione la caviglia (e in quel caso eran dolori forti!!) continuavo a non provare dolore, poi visto che non ottenevo miglioramenti nella deambulazione mi sono deciso a farmi visitare da un medico sportivo che dopo ecografia ha riscontrato la rottura al 60% del tendine d'achille e del soleo.
Doccia fredda per me ovviamente. Ora sto facendo terapia con ultrasuoni, devo applicare un plantare di sostegno al tallone in attesa di verificare eventuali modiche del quadro clinico tra 20 giorni.
Mi chiedo però cosa sia meglio fare nel mio caso, ho 49 anni una vita normalmente attiva (palestra, sci, passeggiate in montagna). Secondo l'opinione del medico potrei continuare in questo stato e procedere all'intervento solo in caso di eventuale rottura totale, io sono indeciso tra una vita che mi si prospetta "sempre in pericolo" di rottura non sapendo quali attività potrò riprendere e in che misura e una operazione che mi pare ancora complessa e soprattutto molto lunga nei tempi di recupero, cosa per me estremamente difficoltosa in quanto vivo da solo e non potrei avere assistenza.
Grazie per l'aiuto.
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Dott. Filippo Zanella.
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Gentile Vanzo,
purtroppo una rottura parziale del tendine d'achille è un evento abbastanza frequente in sportivi non più giovanissimi.
L'approccio chirurgico viene seguito solo in caso di rottura totale.
Il consiglio è pertanto quello di procedere con una fisioterapia cauta e progressiva, che si evolva successivamente in un recupero e potenziamento della capacità di tenuta della parte residuale del tendine.
Non arriverai mai al 100% della tenuta iniziale, purtroppo, ma potrai rinforzarlo abbastanza da non incorrere in lesioni future con attività a basso impatto.
Per il momento di consiglio di tenere la caviglia con un'immobilizzazione parziale, e non forzarla.
Aggiungi al trattamento fisioterapico delle sedute di Manipolazione Fasciale, soprattutto mirate a ridurre le tensioni nei centri muscolari responsabili della retropulsione del piede.
Fai sempre attività motoria con un bendaggio di stabilizzazione e con del Kinesiotape applicato a supporto di tutto il tendine d'achille (o eventualmente usa del tensoplast: però costa di più).
Gli esercizi di recupero e rinforzo saranno prima costituiti da contrazioni isometriche, poi concentriche e infine, quando avrai raggiunto una buona tenuta, contrazioni eccentriche (che sono più specifiche per rinforzare la parte tendinea).
Per finire, saranno da evitare tutti gli sport che includono salti, balzi e scatti (no pallavolo, no basket), ma lo sci e la palestra non ti daranno problemi, se fatti con la dovuta cautela.
Saluti,
Dott. Filippo Zanella
www.studiozanellafisioterapia.com
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RodneyMonroe.
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Salve dottore, vedendo che lei è di cesena credo che almeno qualche volta avrà sentito parlare del giocaotre di Basket della Fulgorlibertas Mike Nardi, il ragazzo si è infortunato al tendine d'achille il 30 ottobre scorso e il prof Lelli dopo la visita ha deciso di non operarlo.
Il ragazzo è tornato negli states e si è fatto visitare la da i suoi medici, risultato nessuna operazione ma 30 giorni con un tutore, siccome la diagnosi fù rottura parziale e dissero che per il ritorno all'attività agonistica ci volevano circa 3 mesi, lei mi può dire se veramente potrà tornare in campo verso febbraio oppure è totalmente impossibile?.
rottura parziale tendine d'achille |