SCANDALOSO!!!

vogliono regalare la laurea in FT ai laureati in scienze motorie

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  1. Michele Bianucci
     
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    lascio ad altri il diritto di replica... non voglio intavolare un'altra discussione su questo, cecco mi piace ancora pensarla così (come nella discussione del mese scorso), forse perchè sono giovane con l'idea e la voglia di poter cambiare le cose che non vanno... è l'età quando anche io arriverò alla tua forse la penserò come te... per lo meno voglio provarci... scusami


    AGGIUNGO A QUESTO CHE DOBBIAMO CONTINUARE A LOTTARE...

    QUANDO AVRO' NOTIZIE FRESCHE LE METTERò ON-LINE...

    Michele

    Edited by Michele Bianucci - 31/1/2006, 15:16
     
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  2. sportivo99
     
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    cari colleghi,
    vi informo che la legge è passata.
    siamo sullo stesso livello dei laureati in scienze motorie.
    coloro che lavorano nel pubblico non avranno problemi.
    la giungla sarà nel privato.
    troppi potenziali fisioterapisti.
    molti avranno piu difficoltà a trovare lavoro.
    lo sfruttamento aumenterà.
    giornata molto triste
     
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  3. william82
     
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    nn ho parole x esprimere il profondo disprezzo ke nutro verso i nostri politici, persone senza un briciolo di dignità ke nn perdono occasione x farci vergognare di essere italiani....
     
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  4. minax3100
     
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    Ragazzi è vergognoso, sono indignata!!! e lo dice una diplomata isef!!! wacko.gif
    Per essere fisioterapista mi sono dovuta fare i miei 3 anni in più di studi e non mi hanno convalidato neanche un esame dell'isef...e ora mi equiparano addirittura il titolo??? no, c'è pazzia in giro!!!
    Non voglio nemmeno entrare nel merito della "tutela" del paziente, visto che già tanto è stato detto, ma penso che sia presuntuoso e in certi casi forse anche pericoloso mettere in mano un paziente ad chi ha frequentato "un corso" a Scienze Motorie...voglio dire, sa poco la maggior parte di chi esce da Fisioterapia (me compresa, ovviamente sad.gif ), figuriamoci chi esce da un corso a Scienze Motorie...alla fine dell'isef io non sapevo niente di emiplegia, afasia, BPCO e quant'altro, e non credo che un corso sul paziente sarei potuta diventare fisioterapista... :wall2:
    Lasciamo il sano al laureato in Scinze Motorie e il malato al fisioterapista...forse è meglio...
    Ragazzi spero ci sia una grande mobilitazione per protestare contro questo articolo, non possiamo farci "rigirare" come vogliono!!! Lottiamo e difendiamo i nostri diritti!!!
     
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  5. Michele Bianucci
     
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    sono veramente indignato... questo governo ha colpito ancora... che schifo!!!!!!!!!
    però gli studenti italiani non mollano!!!!!!!!!!!!!!!!



    a Pisa abbiamo pensato di raccolgiere le firme di tutti gli studenti e dei tutor, mettendoci in contatto anche con i raprrwsentanti dell'università di firenze e siena...

    lancio a tutti gli studenti italiani la stesssa idea, raccolgliamo le firme e facciamoci sentire!!!!!!!!!!!!!

     
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  6. teresa74
     
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    QUOTE (physiofranz @ 30/1/2006, 15:01)
    Una voce fuori dal Coro

    Permettetemi di essere un po' bastian contrario.
    Ci risiamo.
    Ognuno pensa al suo orticello ed ai suoi privilegi con la scusa di difendere i pazienti.
    Vado giù un pochettino duro; ma lasciatemi spiegare le ragioni di questo giudizio, di cui mi assumo la piena responsabilità.

    Esperienza concretissima:
    Un mio amico è diplomato ISEF, poi, per passione, ha frequentato un gruppo di studio sulla scoliosi ed infine si è diplomato come massofisioterapista. Studia e si aggiorna ancora.
    E' stato accolto nel nostro gruppetto di amici fisioterapisti. Ci ha tenuto una bellissima lezione sulla spalla nelle nostre serate di studio "autogestito", senza ECM, ma con tanto rispetto e tanta voglia di aiutarci concretamente nella nostra professione. Ora si aggiunta a noi anche una dottoressa reumatologa.
    Io, a 56 anni suonati, grazie a questa amicizia ho ripreso a studiare e aggiornarmi con passione e dedizione ai miei pazienti.

    Frequento periodicamente alcune lezioni dei famosi OCW (Open Course ware) partiti dal MIT di Boston ed ora presenti su altre università prestigiose nel mondo.
    Il concetto che ne sta alla base è semplicissimo:
    Perché scannarsi e fregarsi a vicenda? Condividendo le conoscenze i benefici sono di tutti.
    Semplice, vero?!
    E ci sono arrivati gli americani che sono degli individualisti spaventosi!

    Cosa voglio dire?
    E' veramente ora di fare basta con le "guerre dei poveri"! Collaboriamo ed aiutiamoci insieme! Come fra i miei amici fisioterapisti di Rimini e di San Marino ed ora anche da altre parti d'Italia, Austria, Spagna, Svizzera.
    O meglio "amici riabilitatori" perché ci sono anche logopedisti, medici, ecc.

    Sapete come è nata l'Università?
    A Bologna c'è ancora una targa in marmo scritta con caratteri gotici antichi che ricorda l'avvenimento.
    Alcuni studenti si misero insieme per potersi pagare un maestro che insegnasse loro. Si chiamava "Lettore".
    Tutto è nato per IMPARARE e per AIUTARSI.
    Perché si chiamava Università?
    Perchè voleva essere una comunità di vita e di studio aperta a tutto.
    "Università" come "universo" vuol dire che tutto era teso ad una cosa sola, meglio ad uno. Universitas = Uni Versa = voltata verso Uno.
    Unità d'intenti, unità di aiuto, unità di studio, unità di vita.
    Questo vuol dire Università.

    L'attuale Università è diventata un diplomificio ed un miscuglio di interessi divergenti in cui tutti fanno i furbi contro tutti perché si è persa la vera origine, il vero significato di essa: una comunità di aiuto per uno scopo di conoscenza e di vita.

    Per questo motivo più che fare la guerra ai laureati in Scienze Motorie (ex-ISEF) io farei una specie di "Santa Alleanza" con loro per un unico vero scopo: l'aiuto vicendevole al bene per sè e per i pazienti.
    Noi, infatti, siamo molto "esperti" in patologie varie; ma spessissimo abbiamo un'infarinatura sulla persona "normale", sana.
    La persona è una. Non è a pezzi.

    Ecco la mia proposta: un Corso di Laurea quinquennale (come avviene per i dentisti) in Educazione Fisica e Riabilitazione, poi ognuno sceglie la sua strada.
    Un po' come i medici che sono tutti laureati in Medicina e poi uno sa fare meglio il cardiologo, uno il tisiologo, uno la chirurgia estetica, ecc.

    Pensate che, essendo io uno specializzato in Terapia della Riabilitazione nel 1978 sono abilitato a esercitare anche la Logopedia, la Terapia Occupazionale, la Neuroriabilitazione, ecc. e so a malapena fare qualcosina più del massaggio tradizionale!

    La differenza è tutta, come dice iol nostro buon joepiada in modo un po' birichino e scanzonato "Tutto sta ad essere semplicemente più bravi,titolo o non titolo."
    E io aggiungo, per esperienza personale diretta, aiutandosi invece che combattendosi.

    Ricordiamo i famosi "polli di Renzo" descritti ne "I Promessi Sposi" di Manzoni.
    Lui li portava all'avvocato e poi sarebbero finiti mangiati e loro, a testa in giù, litigavano ancora!!!

    Collaborare, aiutarsi, costruire insieme e non litigare, difendere i privilegi, coprirsi le spalle dietro un diploma o una laurea.

    I primi universitari facevano esattamente questo e per questo è nata l'Università.
    Non tanto per lavorare e guadagnare; ma per imparare ed aiutarsi a vivere e perciò rivolti ad Uno, a ciò che da senso a tutta la nostra fatica umana.
    E guadagnavano perché erano bravi e la gente si faceva aiutare da loro e ricevevano un "onorario", cioè la gratitudine di coloro che erano aiutati.

    E poi, anche nelle migliori famiglie si può essere delinquenti e fare gli affari propri venendo meno a questo impegno di aiuto e di solidarietà.
    Gente che si aiuta sa anche difendersi, gente che accoglie è anche accolta.

    Esattamente come sta avvenendo fra noi amici riabilitatori di Rimini, San Marino, Pescara, Milano, Roma, Vienna, Lugano, ecc. ecc. senza confusione di ruoli e di competenze per il semplice motivo che, pur essendo io abilitato a fare il linfodrenaggio o la ginnastica posturale non la faccio perché non la so fare, non sono competente.
    Eppure ho il titolo. Se io facessi il linfodrenaggio sarei tout court un "abusivo" e danneggerei davvero il paziente. Tanto è vero che spesso invio ad altri amici riabilitatori la gente che mi chiede certe pratiche fisioterapiche che io non conosco assolutamente!
    A voglia ordinamenti universitari, tirocinio, test psicologici e percorsi formativi!
    Io il linfodrenaggio non lo so fare, dopo 26 anni di lavoro e di esperienza professionale.
    Avrei voluto impararlo alcuni anni fa quando un Corso fu organizzato addirittura dal mio Servizio.
    Sapete perché non ho potuto farlo?
    Perché il Primario aveva deciso che solo alcuni "privilegiati" lo facessero, attuando una discriminazione fra gli stessi dipendenti titolati.

    Così fra "privilegi" di vario tipo e "rendite di posizione" l'Italia litiga anche su chi ha diritto e chi no di fare certe cose e la Cina e l'India avanzano a grandi passi nel mondo.
    Per un semplice motivo: a loro interessa vivere, non fare chiacchiere e litigare.

    Mi sono un po' stufato di appoggiare chi non ha volgia di muoversi e reclama per sè privilegi e rendite che non vuole siano dati ad altri.

    O, come ben dice joepiada:
    "Tutto sta ad essere semplicemente più bravi, titolo o non titolo".

    Cecco

    belle parole, davvero
    io ho imparato una cosa dalla vita: la bravura da sola non basta; è piu facile che faccia strada un incompetente con delle conoscenze piuttosto che un bravo professionista !
    il mondo del mercato è saturo per i professionisti del proprio lavoro, ognuno dovrebbe stare al suo posto e prendere coscienza dei propri limiti
    se no allora facciamo anche le alleanze con gli abusivi che qualcosa si impara anche da loro................
     
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  7. Ft Gerardo Capaldo
     
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    Ragazzi, calma.
    L'art. 1 septies NON DA' automaticamente l'equipollenza.
    Si rimanda tutto a un non definito "corso su paziente da istituire con decreto ministeriale, presso le università".
    Questo corso attualmente NON ESISTE.
    Ne consegue che a tutt'oggi il laureato in Scienze Motorie che pratica attività terapeutica sul paziente è denunciabile (e i Carabinieri dei NAS sono già sensibili a questo) per esercizio abusivo di professione sanitaria, in quanto come molto ben chiarito dal decreto legislativo 8 maggio 1998 n° 178, istitutivo della laurea in Scienze Motorie, settimo comma, secondo articolo:” Il diploma di laurea in scienze motorie non abilita all’esercizio di attività professionali sanitarie di competenza dei laureati in medicina e chirurgia, e di quelle di cui ai profili professionali disciplinati ai sensi dell’articolo 6 comma tre del D.L. 30 dic. 1992 numero 502 e successive modifiche ed integrazioni”. Chiaro, no?

    E' giusto, comunque, preoccuparsi perchè il nostro è un Paese diciamo...strano.
    La preoccupazione, poi, dovrebbe essere direttamente proporzionale all'interesse che abbiamo noi nei confronti dei pazienti.
    Non è bello pensare che maggiore è il numero degli incompetenti in circolazione, maggiore è la stima che ne verrà a chi incompetente non è.
    Chi, invece, ha più a cuore il proprio interesse o, comunque, si autoconsola perchè lavora da libero professionista forse dovrebbe fare un pensierino agli oltre 100.000 potenziali concorrenti che potrebbero rendersi disponibili sul mercato.

    A parte ciò, vediamo cosa succederà nei prossimi due o tre giorni.
    Pare che la ragione stia tornando in Parlamento, forse in questo stimolata dalla protesta che è seguita all'approvazione dell' 1 - septies.
    Domani inizia una discussione che comprende queste paroline magiche:
    1. L'articolo 1 septies della legge 2 febbraio 2006, n. 27, di conversione del decreto legge 5 dicembre 2005, n. 250 è soppresso.

    Dita incrociate.
    Anzi, no. Scioglietele, collegatevi al sito della Camera, del Senato, dei Partiti che vi stanno più o meno simpatici e con ancora un piccolo sforzo chiedete "ABROGAZIONE DELL' ART. 1 - SEPTIES DELLA LEGGE N° 27 DEL 2 FEBBRAIO 2006"

    Ciao,
    Gerry

    Direttore di FisiOnLine
    www.fisionline.org


    Edited by Dott. Gerardo Capaldo - 13/2/2006, 22:30
     
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  8. fisiodoc
     
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    Sul sito dell'AIFI c'e' una nuova lettera inviatela a tutti i deputati.
    un saluto a tutti i colleghi
    Fisiodoc
     
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  9. physiofranz
     
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    Grazie per il chiarimento, Gerry.

    Sai bene che questo non è il mio pensiero:
    CITAZIONE
    Non è bello pensare che maggiore è il numero degli incompetenti in circolazione, maggiore è la stima che ne verrà a chi incompetente non è.

    e sono perfettamente d'accordo con te che
    CITAZIONE
    Chi, invece, ha più a cuore il proprio interesse o, comunque, si autoconsola perchè lavora da libero professionista forse dovrebbe fare un pensierino agli oltre 100.000 potenziali concorrenti che potrebbero rendersi disponibili sul mercato.


    Volevo solo porre l'accento su un possibile equivoco ed un richiamo a centrare la questione.

    Non basta infatti rivendicare i giusti diritti nostri; occorre essere aperti e non settari, altrimenti facciamo la stessa fine di quelli cui contestiamo identiche e discriminatorie chiusure (es. fisiatri)

    Solo questo volevo dire.
    A volte uso un linguaggio paradossale per tentare di far capire dove sta il punto-chiave, a mio parere e secondo la mia esperienza, proprio per sollecitare un confronto ed una coscienza chiara.
    Non è assolutamente detto che io abbia sempre e comunque ragione.
    Ci si aiuta per meglio comprendere e vivere la nostra professione e la nostra vita.

    E' importante anche aiutarsi nel metodo con il quale raggiungere certi scopi.
    Alcuni li approvo altri mi lasciano perplesso.
    E' sempre evidentemente una posizione personale per un confronto ed un aiuto.

    Cecco

    Edited by physiofranz - 15/2/2006, 02:17
     
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  10. Michele Bianucci
     
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    RAGAZZI continuiamo così grintosi stiamo procedendo compatti verso il nostro obiettivo... non abbassiamo la guardia...

    volevo sapere che metodo di protesta stanno portando avanti gli studenti delle altre facoltà italiane...

    noi stiamo facendo volontini per informare sia la gente sia le altre professioni sanitarie in ospedale e nella facoltà, nei bar, nelle copisterie ecc... (in più attacchiamo anche i volantini alle bacheche di scienze motorie che puntualemnte vengono strappati e gettati ma che altrettanto puntualemnte vengono da noi rimessi!!!! wink.gif))
     
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  11. william82
     
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    l' emendamento abrogativo è stato dichiarato inammissibile...sapete perkè?c' erano troppi emendamenti e quindi ne hanno eliminati alcuni tra cui il "nostro". blink.gif
    i nostri amati "onorevoli" si stanno rendendo sempre + ridicoli...vediamo quando si stancheranno di abusare della nostra pazienza mad.gif
     
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  12. teresa74
     
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    QUOTE (physiofranz @ 31/1/2006, 14:15)
    biggrin.gif
    Carissimo Michele,
    rispondo alla tua precisa domanda.

    Sono perfettamente d'accordo che a fare un lavoro sia chi è capace di farlo.
    Io non mi sognerei mai di fare il macchinista del treno anche se ho una grandissima passione per i treni fin da bambino.
    Per il motivo molto semplice che non so come si conduce un treno, anche se a volte ho sbirciato dal finestrino che da sulla cabina di guida e se un gentilissimo capotreno mi ha ammesso a visitarla durante una sosta in stazione spiegandomi tutti gli strumenti e come si usano.

    Il giorno in cui sarò ammesso al Corso per conduttori di treno potrò anche pensare di guidarne uno. Ed è giustissimo che io impari da chi mi sa insegnare.

    Posso anche comperare qualcuno ed ottenere in questo modo il brevetto necessario.

    Questo vale per ogni lavoro. Sanitario o non sanitario. Professionale o non professionale.

    Io ero bravo in Greco e Latino e li studio ancora, perché mi piacciono.
    Ho anche fatto lezioni a casa ad alcuni figli di amici.
    Non posso insegnarli in un Liceo.
    Per quale motivo?
    Non ho la laurea.

    A Modigliana (provincia di Forlì) c'era un autodidatta per passione che conosceva benissimo la matematica. Dava lezioni anche ai laureandi dell'Università di Bologna. Un professore suo amico della stessa Università gli aveva proposto di iscriversi e di sostenere qualche esame per poter avere la Laurea.
    Risposta: "Che bisogno ho di Lauree?".
    Dava lezioni gratuite, per pura e semplice passione. Di mestiere credo facesse il falegname. Conosceva benissimo anche la letteratura italiana. Per pura passione.

    Un laureato (come alcuni medici del mio Ospedale) che usa la sua laurea per "mercimonio" (per fare soldi) in che cosa differisce da un "ladro"?
    L'ho sempre considerato un "ladro" laureato, cioè autorizzato per legge.

    "Un infermiere generico da 40 anni in Pronto Soccorso ne sa più di un medico alle prime armi. Abbiamo imparato tanto dai nostri infermieri generici!" Sono parole udite con le mie orecchie da uno dei medici migliori del nostro Pronto Soccorso e scrittore di teatro, ora in pensione, il Dr. Corbari.

    Se uno è incompetente c'è già il Diritto comune.
    Se io mi spaccio per ingegnere e costruisco un ponte che va giù, in galera ci vado senza bisogno della denuncia dell'Ordine degli Ingegneri.

    Da povero ignorante come sono continuo ancora a studiare ed aggiornarmi. Se ne avessi il tempo e le possibilità frequenterei le lezioni di Medicina a Rimini.
    E' fondamentale conoscere bene quello che si fa.

    Per un motivo di coscienza, non per un "Ordine" o per "Legge"!

    L'ho sempre detto e sempre lo sosterrò: se il mio amico giardiniere è capace di operare al cervello, deve poter operare al cervello.
    Se un medico plurilaureato e plurispecializzato, pluripresidente di ogni Ordine Professionale possibile, Europeo, Asiatico, Mondiale, è un "mercante" o un "politico" o semplicemente un ignorante presuntuoso, non gli deve essere permesso nemmeno di mettere piede in sala operatoria per pulire il cestino dei rifiuti!
    E' evidentemente un paradosso.
    Per tentare di far capire dove sta la vera questione...

    La mia donna delle pulizie è una professionista in lavaggio e stiraggio.
    Io, che so di Greco e di Latino e so fare (poco e male) il fisioterapista, quando lavo le mie mutande...lascio sempre qualche macchia gialla sul davanti.

    Collaborare e condividere, studiare e formarsi, aiutarsi in ogni modo a migliorare, cercare di essere umili e dignitosi, stimare se stessi, chi si affida a noi e chi vive insieme a noi: questa per me è la vera Laurea ed il vero Ordine.

    In questo senso, ti assicuro, di strada da fare ne ho ancora tantissima; senza falsa umiltà, almeno quanta ce n'è fra la Terra e la Luna (e sono molto superbo nel dirtelo).

    Sapessi quante cose di riabilitazione ho imparato dalle mie pazienti vecchiette ed analfabete! Dico sul serio. Non finirò mai di benedirle. Alcune di loro le ricordo con lo stesso affetto e la stessa riconoscenza dei miei insegnanti alla Scuola di Specializzazione in Terapia della Riabilitazione dell'Università di Bologna.

    Il titolo di "Dottore", i soldi, gli onori sono appena la schiuma della nostra Professione.

    Perché, vedi, si comincia a difendere il proprio orticello e le proprie prerogative "contro" qualcuno, poi, piano piano tutti diventano "contro" di te, tutti senti "nemici" o "concorrenti" e prima o poi "devi" farli fuori in un modo o nell'altro.
    E' la tipica posizione ideologica che abbiamo ereditato dal secolo XX°: "tu sei diverso da me", "ad ognuno il suo", la tua "razza", la tua "classe", la tua "etnia" sono diverse dalla mia, "tu devi fare solo quello che devi fare".
    Non conta più la realtà; ma quello che decido io che essa sia.
    Le "regole", la "legalità"...

    Tutto per affermare se stessi e la propria visione del mondo e dividere gli uomini.

    Si guardano le idee e non la comune umanità.
    Si guarda l'apparenza e non la verità che si rende evidente nella realtà.
    Si combatte e si combatte invece di costruire.
    Ci si divide invece di cercare il bene comune.

    La mia amatissima città, Rimini, è rinata dopo la Guerra Mondiale e 43 bombardamenti aerei per l'impegno personale di contadini "improvvisatisi" albergatori, di meccanici di biciclette "improvvisatisi" industriali, di falegnami "improvvisatisi" costruttori di mobili, ecc.

    Ricorda il grande Enzo Ferrari. Non era un ingegnere. Gliel'hanno dovuta riconoscere la Laurea tanto aveva dimostrato, per passione e per desiderio quanto ci sapeva fare con i motori e le industrie!

    T'immagini se l'Ordine degli Ingegneri avesse fatto pressioni sul Parlamento di allora perché a Enzo Ferrari non fosse permesso di progettare e costruire motori perché era "abusivo" e poteva recare danno alla clientela che a lui si affidava?

    Su che automobile Schumacher avrebbe vinto 7 titoli mondiali?

    Scusa se ripeto sempre le solite cose.

    In una parola e ricordando Mosè: "Magari fossero tutti fisioterapisti!".

    Cecco

    ma come andata a finire l abrogazione dell equipollenza?ho guardao sul sito dell aifi ma nn ho trovato niente.........
     
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  13. pps
     
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    CITAZIONE (physiofranz @ 31/1/2006, 14:15)
    biggrin.gif
    Carissimo Michele,
    rispondo alla tua precisa domanda.

    Sono perfettamente d'accordo che a fare un lavoro sia chi è capace di farlo.
    Io non mi sognerei mai di fare il macchinista del treno anche se ho una grandissima passione per i treni fin da bambino.
    Per il motivo molto semplice che non so come si conduce un treno, anche se a volte ho sbirciato dal finestrino che da sulla cabina di guida e se un gentilissimo capotreno mi ha ammesso a visitarla durante una sosta in stazione spiegandomi tutti gli strumenti e come si usano.

    Il giorno in cui sarò ammesso al Corso per conduttori di treno potrò anche pensare di guidarne uno. Ed è giustissimo che io impari da chi mi sa insegnare.

    Posso anche comperare qualcuno ed ottenere in questo modo il brevetto necessario.

    Questo vale per ogni lavoro. Sanitario o non sanitario. Professionale o non professionale.

    Io ero bravo in Greco e Latino e li studio ancora, perché mi piacciono.
    Ho anche fatto lezioni a casa ad alcuni figli di amici.
    Non posso insegnarli in un Liceo.
    Per quale motivo?
    Non ho la laurea.

    A Modigliana (provincia di Forlì) c'era un autodidatta per passione che conosceva benissimo la matematica. Dava lezioni anche ai laureandi dell'Università di Bologna. Un professore suo amico della stessa Università gli aveva proposto di iscriversi e di sostenere qualche esame per poter avere la Laurea.
    Risposta: "Che bisogno ho di Lauree?".
    Dava lezioni gratuite, per pura e semplice passione. Di mestiere credo facesse il falegname. Conosceva benissimo anche la letteratura italiana. Per pura passione.

    Un laureato (come alcuni medici del mio Ospedale) che usa la sua laurea per "mercimonio" (per fare soldi) in che cosa differisce da un "ladro"?
    L'ho sempre considerato un "ladro" laureato, cioè autorizzato per legge.

    "Un infermiere generico da 40 anni in Pronto Soccorso ne sa più di un medico alle prime armi. Abbiamo imparato tanto dai nostri infermieri generici!" Sono parole udite con le mie orecchie da uno dei medici migliori del nostro Pronto Soccorso e scrittore di teatro, ora in pensione, il Dr. Corbari.

    Se uno è incompetente c'è già il Diritto comune.
    Se io mi spaccio per ingegnere e costruisco un ponte che va giù, in galera ci vado senza bisogno della denuncia dell'Ordine degli Ingegneri.

    Da povero ignorante come sono continuo ancora a studiare ed aggiornarmi. Se ne avessi il tempo e le possibilità frequenterei le lezioni di Medicina a Rimini.
    E' fondamentale conoscere bene quello che si fa.

    Per un motivo di coscienza, non per un "Ordine" o per "Legge"!

    L'ho sempre detto e sempre lo sosterrò: se il mio amico giardiniere è capace di operare al cervello, deve poter operare al cervello.
    Se un medico plurilaureato e plurispecializzato, pluripresidente di ogni Ordine Professionale possibile, Europeo, Asiatico, Mondiale, è un "mercante" o un "politico" o semplicemente un ignorante presuntuoso, non gli deve essere permesso nemmeno di mettere piede in sala operatoria per pulire il cestino dei rifiuti!
    E' evidentemente un paradosso.
    Per tentare di far capire dove sta la vera questione...

    La mia donna delle pulizie è una professionista in lavaggio e stiraggio.
    Io, che so di Greco e di Latino e so fare (poco e male) il fisioterapista, quando lavo le mie mutande...lascio sempre qualche macchia gialla sul davanti.

    Collaborare e condividere, studiare e formarsi, aiutarsi in ogni modo a migliorare, cercare di essere umili e dignitosi, stimare se stessi, chi si affida a noi e chi vive insieme a noi: questa per me è la vera Laurea ed il vero Ordine.

    In questo senso, ti assicuro, di strada da fare ne ho ancora tantissima; senza falsa umiltà, almeno quanta ce n'è fra la Terra e la Luna (e sono molto superbo nel dirtelo).

    Sapessi quante cose di riabilitazione ho imparato dalle mie pazienti vecchiette ed analfabete! Dico sul serio. Non finirò mai di benedirle. Alcune di loro le ricordo con lo stesso affetto e la stessa riconoscenza dei miei insegnanti alla Scuola di Specializzazione in Terapia della Riabilitazione dell'Università di Bologna.

    Il titolo di "Dottore", i soldi, gli onori sono appena la schiuma della nostra Professione.

    Perché, vedi, si comincia a difendere il proprio orticello e le proprie prerogative "contro" qualcuno, poi, piano piano tutti diventano "contro" di te, tutti senti "nemici" o "concorrenti" e prima o poi "devi" farli fuori in un modo o nell'altro.
    E' la tipica posizione ideologica che abbiamo ereditato dal secolo XX°: "tu sei diverso da me", "ad ognuno il suo", la tua "razza", la tua "classe", la tua "etnia" sono diverse dalla mia, "tu devi fare solo quello che devi fare".
    Non conta più la realtà; ma quello che decido io che essa sia.
    Le "regole", la "legalità"...

    Tutto per affermare se stessi e la propria visione del mondo e dividere gli uomini.

    Si guardano le idee e non la comune umanità.
    Si guarda l'apparenza e non la verità che si rende evidente nella realtà.
    Si combatte e si combatte invece di costruire.
    Ci si divide invece di cercare il bene comune.

    La mia amatissima città, Rimini, è rinata dopo la Guerra Mondiale e 43 bombardamenti aerei per l'impegno personale di contadini "improvvisatisi" albergatori, di meccanici di biciclette "improvvisatisi" industriali, di falegnami "improvvisatisi" costruttori di mobili, ecc.

    Ricorda il grande Enzo Ferrari. Non era un ingegnere. Gliel'hanno dovuta riconoscere la Laurea tanto aveva dimostrato, per passione e per desiderio quanto ci sapeva fare con i motori e le industrie!

    T'immagini se l'Ordine degli Ingegneri avesse fatto pressioni sul Parlamento di allora perché a Enzo Ferrari non fosse permesso di progettare e costruire motori perché era "abusivo" e poteva recare danno alla clientela che a lui si affidava?

    Su che automobile Schumacher avrebbe vinto 7 titoli mondiali?

    Scusa se ripeto sempre le solite cose.

    In una parola e ricordando Mosè: "Magari fossero tutti fisioterapisti!".

    Cecco

    Salve a tutti! sono un vecchio ft (quest'anno sono 20 aa che faccio questo lavoro meraviglioso). Intervengo per dare una breve risposta al collega.
    Se è evidente che ognuno deve fare solo quello che sa, non sono d'accordo sull'inutilità dei percorsi formativi ufficiali. La loro presenza (es la laurea appesa al muro) certifica quanto meno il fatto che il soggetto ha fatto un certo percorso di studi, superato certi esami e dunque appreso un certo numero di nozioni. Poi in effetti sta al singolo implementare queste nozioni con l' esperienza e lo studio successivo.
    un' altra funzione importante è quella di garantire un linguaggio comune (in questo noi FT siamo piuttosto in ritardo!) che serve alla ricerca per es. Detto ciò, la multidisciplinarietà è insostituibile come strumento di crescita e perciò si deve condividere il più possibile il proprio sapere. Chi non vuole farlo e rinuncia al confronto (spesso i fisiatri non sono molto disponibili per es.) spesso lo fa perchè è insicuro delle sue conoscenze.
    Lottare per avere un percorso formativo certo è davvero indispensabile.
    Per finire vi invito a visitare un altro forum ( http://phpbb..com/capdi.html?si...9441acb56ad5f4a ) frequentato da molti laureati in SM. E' utile per farsi un 'idea dell'aria che tira da quella parte.
    Un saluto
    pps
     
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  14. Ft Gerardo Capaldo
     
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    Per favore imparate a quotare!
    Grazie.
     
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  15. carlasimonelli
     
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    User deleted


    Ah ah... diamo l'equipollenza anche ai Fisiatri, ai Terapisti Occupazionali, ai Logopedisti...
    Anche alle Estetiste che sanno fare i massaggi...

    Ho visitato il sito che hanno citato sopra (http//:phpp... eccetera...) sono davvero convinti di essere a tutti gli effetti fisioterapisti!
    Dove verranno assunti se resterà questa legge incredibile? Già noi fisioterapisti stiamo facendo fatica a trovare lavoro... verranno a farci compagnia nelle RSA a tentare di riabilitare Demenze di Alzheimer?
    Povera Italia...
     
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57 replies since 28/1/2006, 08:22   7950 views
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