FisiOnLine - Forum di discussione

Posts written by Apofisi trasversa

  1. .
    Personalmente concordo con Edo sulla necessità di procedere per gradi senza "buttarsi" a capofitto su una disciplina specifica.
    Per quel che ne so l'osteopatia non è riconosciuta dalla medicina ufficiale semplicemente perchè difficilmente i suoi fautori sottopongono le proprie teorie al vaglio della comunità scientifica secondo le modalità universalmente riconosciute dalla Scienza: RCT, trials con controllo, pubblicazione su riviste indicizzate ecc.
    Nei Master di specializzazione in Terapia Manuale (credo 2 in Italia) di tutte le manovre valutative o terapeutiche ne viene descritta anche la base di evidenza e il consensus, se c'è. Altrimenti si specifica che al riguardo ci sono studi in corso oppure non c'è evidenza.
    In breve, l'Osteopatia si considera una "medicina" a sè.
    La Terapia Manuale è una branca della medicina ufficiale e infatti il titolo rilasciato (OMT) è riconosciuto dall'IFOMT (http://www.ifomt.org/ifomt) e conseguentemente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
  2. .
    Ciao.
    Non apro un nuovo topic perchè questa mi sembra la discussione adatta.
    Ma ho da poco letto qualcosa sulla fibrolisi diacutanea di cui, scusate l'ignoranza, fino a poco tempo fa non avevo mai sentito parlare.
    La cosa mi incuriosisce. Ne avete esperienza?
    Qui c'è qualcosa al riguardo:
    http://www-1.unipv.it/webchir/download/att...8b_Cigolini.pdf
  3. .
    Altro consiglio non richiesto: nei forum (e nelle email) non scrivere mai tutto in MAIUSCOLO.
    Equivale ad urlare image ed è considerata una scortesia.
    Qui trovi la netiquette: http://it.wikipedia.org/wiki/Netiquette

    Ciao
  4. .
    "LA SENTENZA della Cassazione non sancisce la vittoria degli scienziati, né dei laici, né di qualche schieramento politico, ma dei cittadini e dei principi della Costituzione che ne tutelano la libertà. E una volta di più i giudici dimostrano la loro fedeltà alla Costituzione, e l´indipendenza intellettuale dalle pressioni ideologiche. Perché proprio dei diritti di tutti i cittadini alla libertà individuale stiamo parlando. Con "tutti" intendo credenti e non credenti.

    Sono un laico che ha un profondo rispetto per le idee della religione, di ogni religione, e penso che sia legittimo che la Chiesa le promuova verso chi crede. Tuttavia in Italia ci sono dieci milioni di cittadini che ufficialmente si dichiarano non credenti e diversi milioni che si definiscono parzialmente credenti. Credo che si debba tenere conto anche delle loro idee, e soprattutto dei loro diritti. Mi ritrovo nelle parole che scrisse Indro Montanelli "Io non mi sono mai sognato di contestare alla Chiesa il suo diritto a restare fedele a se stessa, cioè ai comandamenti che le vengono dalla Dottrina... ma che essa pretenda d'imporre questi comandamenti anche a me che non ho la fortuna di essere un credente, cercando di travasarli nella legge civile in modo che diventi obbligatorio anche per noi non credenti, è giusto? A me sembra di no".

    Che si opponga il Vaticano alla realizzazione della volontà di Eluana di non vivere come un vegetale, ma che sia chiaro che questa negazione è basata su posizioni di fede e dunque il suo messaggio si rivolge a chi la fede ce l'ha. Devo aggiungere che è un messaggio che stupisce un poco chi segue con attenzione il pensiero teologico, perché non è propriamente in linea con la cultura tradizionale religiosa, che ha sempre visto la morte come evento naturale, parte del disegno divino, e ha sempre guardato con perplessità all'estensione dell'intervento della tecnologia medica sulla vita dell'uomo.

    Non è questo, tuttavia l'oggetto del dibattito che ferve intorno ad Eluana e soprattutto non è, come sembra, la posizione del Vaticano rispetto a quella della scienza. Il caso Englaro è aperto da 16 anni perché le sue volontà sono state "ricostruite", e non espresse per iscritto. Rifiutare le cure è un diritto nel nostro Paese, così come lo è non mangiare e non bere. Se decido di fare uno sciopero della fame e della sete, nessuno può infilarmi un sondino nel naso o cacciarmi una flebo nelle vene. Sarebbe un reato. Allo stesso modo sarebbe incostituzionale obbligarmi a vivere come un vegetale, se io ho espresso per iscritto in piena lucidità, il mio rifiuto di questa condizione. Il dibattito non è neppure, come qualcuno vuol far credere, se Eluana si può risvegliare o no.

    Crea equivoci chi parla di omicidio. Eluana è morta 16 fa. Vivono, anzi vegetano proprio come piante, gli organi del suo corpo. La situazione clinica non lascia purtroppo spazio al dubbio di un futuro risveglio perché nessuno si risveglia da un coma dopo un anno, figuriamoci dopo 16. Esistono casi di coma transitorio che hanno probabilità di reversibilità e su questi la medicina può fare molto. Ma non è quello di Eluana, che è definito appunto "stato vegetativo permanente".

    Dobbiamo arrenderci al fatto che al là di certi confini la medicina tecnologica non va, e dobbiamo avere il coraggio di ammetterlo. Anzi, nella percezione della gente, i limiti della medicina vanno già al di là delle aspettative. Infatti è nata in questi ultimi anni una nuova paura che si affianca a quella atavica del dolore e della morte: la paura della vita artificiale. La medicina moderna, con le sue tecnologie sempre più sofisticate, è arrivata a creare, come esito non voluto delle metodiche di rianimazione e terapie intensive, una condizione nuova di "vegetante" (che è quella di Eluana oggi) che inquieta nel profondo molti di noi.

    Per questo già cinque anni fa ho avviato in Italia una campagna a favore del testamento biologico: per dare, a chi lo desidera, la possibilità di rifiutare un'esistenza artificiale. In Senato ho presentato una legge su questo tema: 9 punti per affermare la libertà delle persone di decidere le cure che vogliono o non vogliono ricevere, ma anche dei medici di rifiutare di realizzare le volontà dei malati, se vanno in contrasto con le proprie convinzioni etiche e morali. Se ci fosse un testamento biologico di Eluana, la sua dolorosa vicenda non sarebbe esistita.

    La sentenza di oggi ha coraggiosamente superato questa difficoltà, non in nome della laicità e neppure in nome della scienza, ma nel rispetto del diritto di ogni cittadino a decidere per sé, qualsiasi fede o idea egli difenda. È un buon segnale. C'è nelle società di tutto il mondo una voglia concreta di libertà di pensiero e di tolleranza. Lo hanno dimostrato anche le reazioni alle critiche del Vaticano nei confronti della posizione di apertura di Obama alla ricerca sulle staminali embrionali. Anche qui bisognerebbe sgombrare il campo dagli equivoci. Il tema dei diritti dell'embrione è controverso per motivi etici e religiosi, e per questo la ricerca è bloccata quasi ovunque nel mondo. Ma nessuno ha mai pensato di generare embrioni per farne una fabbrica di staminali. Certamente non in Italia. Ciò che noi abbiamo proposto da anni è l'utilizzo per scopi di ricerca degli embrioni non più utilizzabili per la procreazione, quelli che giacciono nei frigoriferi delle cliniche ginecologiche e che sono destinati a finire nel lavandino invece che sotto la lente di un microscopio".

    UMBERTO VERONESI

    http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/c...m-veronesi.html
  5. .
    CITAZIONE (edotucci @ 9/11/2008, 13:24)
    Nelle ASL c'è la possibilità di richiedere il part time, e di aprirsi la partita iva

    Nelle ASL c'è SOLO la possibilità di richiedere il part time, e di aprirsi la partita iva...
    Ma il punto non è questo. Il laureato in Fisioterapia (dipendente Asl) per aprirsi uno studio deve chiedere il part time al 50% e, tranne rare eccezioni, operare FUORI dal territorio di competenza della Asl!
    Questo perchè l'ente pubblico teme la concorrenza del singolo professionista?
    E se desidera operare in regime di intramoenia? Attualmente i contratti che lo prevedono si contano sulla punta delle dita. In quei pochi che conosco io, a quanto mi risulta, oltre alla quota legittima da versare alla Asl (per l'uso dei locali) c'è anche il pizzo da versare al medico fisiatra.
    Questo è quello che il nostro Paese offre ai laurati in Fisioterapia che hanno voglia/bisogno di lavorare e vorrebbero farlo rispettando le regole.

    E il laureato in Medicina?
    Per lui la possibilità di avere uno Studio professionale al di fuori delle ore da contratto pubblico è visto come una risorsa utile a mantenere alta la professionalità e la libertà di operare del professionista.
    Se invece non vuole neanche avere il disturbo di un proprio Studio e desidera fare un po' di intramoenia, le Asl hanno previsto dei congrui finanziamenti ad hoc per l'edilizia da dedicare a tal fine.
    Cioè lo Stato costruisce locali dedicati al medico che effettua visite private all'interno delle Asl o degli Ospedali!

    Allora io mi chiedo semplicemente: perchè due pesi e due misure?
    Scusate la banalità, ma questa è una ingiustizia. E uno Stato che non garantisce un equo trattamento e possibilità ai suoi cittadini è uno Stato che non si merita molto.

    Come se non bastasse ai tempi della riforma Bindi, al medico che fa il tempo pieno e che non ha nessuna altra attività esterna al SSN, era stata garantita la possibilità di svolgere attività di libera professione all'interno della stessa struttura pubblica dalla quale dipende (l'intramoenia). Quale compenso per questa disponibilità al medico (anche se non svolge nessuna attività libero professionale) è stata riconosciuta una indennità mensile in aggiunta allo stipendio, agli incentivi, ai premi e ai proventi eventualmente derivanti dalla libera professione.
    Se mi ricordo bene, a quei tempi, tale indennità di "esclusività" con il SSN era equivalente a 1 milione di lire. Mensili, naturalmente.
    Quindi che facciano o no l'intramoenia incassano lo stesso.

    Noi ci incazziamo e basta.

  6. .
    La riforma della libera professione dei medici, che consentira' ai medici pubblici di svolgere libera attivita' professionale al di fuori dell'orario di lavoro, sara' varata entro fine anno. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, specificando che si sta valutando attraverso quali strumenti introdurre la riforma. Il provvedimento, ha spiegato Fazio, sara' incentrato sul controllo delle prestazioni intramoenia o extramoenia in regime di libera professione, che non dovranno essere superiori a quelle erogate durante l'orario di lavoro. L'obiettivo e' di ridurre l'appiattimento della classe medica e ridare centralita' e professionalita' alla figura del medico del servizio pubblico, verificando che durante l'orario di lavoro i medici svolgano in modo adeguato le proprie attivita. Per quanto riguarda il decreto sull’intramoenia Fazio ha spiegato che si sta valutando dove inserirlo ma che sicuramente sarà presentato entro la fine dell’anno.
    da Sanità News

    Io proprio non riesco a capire per quale motivo (a parte l'effetto "lobby") i dipendenti pubblici laureati in Medicina possono effettuare prestazioni intramoenia in Asl oppure extramoenia in Studio, mentre i laureati in Fisioterapia devono avere il vincolo esclusivo di dipendenza con la Asl.
    Se la possibilità di avere anche un proprio Studio professionale permette al Medico di evitare l'appiattimento, perchè il Fisioterapista non deve avere questa possibilità, con gli stessi vincoli e possibilità?
    Perchè se il laureato in Fisioterapia del servizio pubblico vuole lavorare anche al di fuori delle ore contrattuali rischia il licenziamento mentre per il laureato in Medicina si tratta di una occasione di crescita professionale che ha solo ricadute positive su tutti i malati?
    Perche?
  7. .
    CITAZIONE (belliarosario @ 3/11/2008, 12:06)
    Scusa ma io parlo di fisioterapista, gli ambiti professionali sono molto diversi.

    Steve, mi permetto di citare la risposta di Rosario (con cui concordo riguardo l'opinione sulla tens) perchè forse ti è dovuto un piccolo chiarimento.
    Probabilmente tu non lo sai ma il "kinesiologo" cui fai riferimento, ancorchè quotato, è una figura professionale che non esiste.
    E' un termine utilizzato dagli insegnanti di educazione fisica.
    In quanto tali non sono, ovviamente, operatori sanitari. Ne consegue che non possono praticare attività terapeutiche e in tale caso, puoi denunciare il "kinesiologo" per esercizio abusivo di professione sanitaria.
    Puoi anche segnalare il caso alla Associazione Italiana Fisioterapisti (www.aifi.net)
    Ciao.
  8. .
    C'è una apposita sezione del sito che si chiama Corsi&Convegni. Prova a dare un'occhiata li...
  9. .
    A quello scritto da Cecco aggiungo che oggi, purtroppo, ti troverai anche a confrontarti con i Coordinatori fisioterapisti.
    Dico purtroppo perchè quella che poteva essere una buona idea di organizzazione del lavoro si è trasformata nei fatti (non sempre, ma il più delle volte) nell'inserimento di un nuovo "capetto" la cui utilità all'atto pratico non è ben comprensibile se non per giustificare il desiderio di spicciolo carrierismo di alcuni Colleghi e la volontà di delegare alcune piccole incombenze da parte dei medici.
    Di fatto il Coordinatore (con funzioni simili a quelle del Capo Sala per gli infermieri) è spesso un fisioterapista che si è stancato di lavorare con i pazienti e ha preferito ritagliarsi uno spazio (pagato dalle Asl) per incombenze quali firmare le ferie ai colleghi e... boh... ancora non si è capito cos'altro.
    Nell'organizzazione aziendale delle ASL questo Coordinatore è inquadrato nel profilo DS, cioè Collaboratore Sanitario Esperto. Esperto di che, non si sa.
    Il fisioterapista che invece i pazienti li cura, avendo magari specializzazioni o master in terapie riabilitative invece è inquadrato in un livello inferiore.
    E la politica di certi sindacati e/o associazioni non sembra particolarmente interessata a quello che è il vero mandato della nostra professione (cioè curare le persone) ma sembra più proiettata unicamente verso la conquista di nuove poltroncine da "Dirigente".
    E' inutile e triste sottolineare (come sa chiunque ha avuto modo di frequentare l'ambiente delle Asl) che comunque tali eventuali posti dirigenziali non saranno assegnati in base alla meritocrazia ma solo in relazione a conoscenze e legami che di meritevole non hanno nulla.
  10. .
    CITAZIONE (vittorio750 @ 30/10/2008, 21:27)
    ... inoltre l'ipotono ...

    Scusate, ma giusto per la forma,
    le variazioni patologiche del tono muscolare (iper o ipotonia) sono date da alterazioni del sistema nervoso (a livello recettoriale, midollare, sovraspinale, circuito gamma ecc. ecc...).
    Forse nella vostra discussione è più corretto parlare di alterazioni del trofismo o della stenia.
    Ciao!
  11. .
    CITAZIONE (tonigrosso @ 29/10/2008, 14:43)
    se una ricerca va fatta facciamola bene !!!

    Gentile Sig. Tonigrosso,
    posto che la sua storia sia reale e che dietro il suo pseudonimo non si celi in realtà qualcuno che desidera solo farsi pubblicità con un sito in cui si lascia sottointendere come sia diffusa (e pericolosa) una certa incapacità nel trattamento del paziente neurologico (http://www.riabilitazioneictus.it/index.ph...rivolgersi.html) e data quindi per buona la sua buonafede, vorrei ribadirle il concetto che l'efficacia di una terapia non è data dalla presenza in Rete di articoli o siti autocostruiti che parlano di sè.
    L'efficacia non si autocertifica: è accettata solo se dimostrata ad un consesso (non congresso!) scientifico e la strada è quella che ho spiegato nel precedente post: la pubblicazione su riviste indicizzate.
    Quindi ben vengano anche le partecipazioni ai congressi ma a questo deve seguire dell'altro.
    La saluto cordialmente e le auguro, comunque, il miglior recuper possibile per suo figlio, qualunque strada avete deciso di seguire.

    P.S.
    Non dubitavo dell'esistenza fisica del Prof. Filippi!
  12. .
    CITAZIONE (tonigrosso @ 28/10/2008, 23:06)

    Ogni tanto spunta qualche nuova terapia. Questo è un bene!
    Il problema è che poi bisogna dimostrarne l'efficacia: in medicina lo si fa con studi scientifici di vario tipo che poi devono essere pubblicati su riviste di letteratura medica (che rispettano rigorosi criteri per l'eventuale pubblicazione), in modo che la Comunità Scientifica possa valutarne gli effetti, riprodurne i risultati, criticarne i punti deboli.
    Il più grande database mondiale per quanto riguarda la letteratura medica è accessibile da tutti a questo indirizzo: www.pubmed.gov (o anche http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez/ ).
    Qui si possono effettuare ricerche per argomenti, parole chiave, nomi di Autori ecc.
    La ricerca effettuata con il termine Crosystem ha prodotto il seguente risultato:
    Your search for CROSYSTEM retrieved no results.

    Limitando la ricerca di pubblicazioni effettuate dall'Autore Monetta R. il risultato è stato questo:
    The following term was not found: Monetta R.[Auth].
    See Details: No items found.


    Provando a ricercare i lavori prodotti dal Prof. Filippi Guido, citato nella rassegna stampa proposta dal sito su indicato, troviamo effettivamente 78 articoli in cui tra gli Autori è reperibile "Filippi G."
    Si tratta, però, di studi sulla genetica non riconducibili al neurofisiologo della Cattolica di Roma citato. Troviamo infatti omonimi "Filippi G." provenienti da:
    -Department of Medicine, Johns Hopkins University School of Medicine, Johns Hopkins Hospital, Baltimore, Maryland
    -Medical Research Council, Western General Hospital, Edinburgh, UK.
    -Divisione di Neuropsichiatria Infantile, Università degli Studi, Trieste, Italy
    -Clinica di Neuropsichiatria Infantile, Università di Cagliari, Italy
    -Servizio di Genetica, Università degli Studi, Trieste, Italy
    ecc..
    Comunque non si tratta di lavori relativi all'ictus o all'ipertono conseguente allo stroke.

    Rimane da valutare se esiste qualcosa relativamente all'altra terapia proposta dal sito: i "Vincoli muscolo cutanei" proposti da Rinaldi. Viene descritta come una sorta di bendaggio funzionale propriocettivo. Posto che ogni bendaggio è propriocettivo, vediamo i lavori pubblicati al riguardo da un certo Rinaldi L. (key words: Rinaldi L.[Auth] and rehabilitation ).
    Troviamo due studi:
    1)Paci M, Nannetti L, Taiti P, Baccini M, Rinaldi L.
    Shoulder subluxation after stroke: relationships with pain and motor recovery.
    Physiother Res Int. 2007 Jun;12(2):95-104.

    2)Rinaldi L.
    Marijuana: a research overview.
    Alaska Med. 1994 Apr-Jun;36(2):107-13. Review.

    Escludendo il secondo, il primo studio è comunque relativo alla frequenza di dolore della spalla nell'emiplegico a causa di sublussazione.
    Niente bendaggi.

    Che conclusioni ne traiamo? Che la terapia proposta è inefficace?
    Non lo sappiamo. Però non sappiamo neanche se è efficace.
    Quindi non la si può spacciare per tale.
    Se vogliamo ragionare in base alla Scienza è utile allora andarsi a leggere le Linee Guida relative a prevenzione e Trattamento dell'ictus cerebrale.
    Le trovate qui: http://www.spread.it/
    Buona lettura

  13. .
    CITAZIONE (edotucci @ 26/9/2008, 08:54)
    ...Quello che mi colpisce è che la maggior parte, se non tutti, dei corsi che propongono per i fisioterapisti sono aperti anche a massofisio (e mi va bene), figure professionali affini, ma anche a laureati in scienze motorie, oltre che agli studenti ed ai medici. ...
    Ora, la mia domanda è questa: non si rischia di creare ancora più confusione di quanta non ce ne sia in merito alle competenze delle varie figure professionali? Cioè, siamo scesi in piazza per dire no all'equipollenza, lo Stato non l'ha sancita, e poi si trovano corsi ECM con tematiche puramnte riabilitative aperti ai laureati in scienze motorie?

    BOICOTTATE!!!
    Boicottate chi organizza corsi in questo modo!
    Boicottate chi svende il nostro bagaglio culturale!
    Ci sono tante possibilità di frequentare OTTIMI corsi con docenti che oltre alla professionalità sono in possesso anche di ETICA.
    Scegliete ragazzi, scegliete.
    Per Edo: una Professione richiede conoscenze, capacità e competenze specifiche, sia teoriche che pratiche. Un professionista non finisce mai di studiare.
    Ciao!
  14. .
    CITAZIONE (carlotta rovere @ 21/9/2008, 22:16)
    1)quanto si guadagna in media a fare la fisioterapista e l infermiera??...
    2)quali sono gli orari di lavoro di entrambi?...
    3)ma e vero che il fisioterapista non ha le ferie pagate e la tredicesima e la quattordicesima?^ :angry: e ultima domanda..come sarebbero gli esami e gli orari di frequenza?grazie mille a tutti...

    ... :cry:
    1) poco
    2) lunghi
    3) se libero professionista no. Se dipendente si, ma quattordicesima te la scordi
    4) esami universitari. Frequenza obbligatoria

    PERO' E' UN BELLISSIMO LAVORO...se ti interessa...
  15. .
    CITAZIONE (Drmarconuzzaci @ 23/8/2008, 15:07)
    ...non trovo nella nostra splendida professione,una forza univoca a difesa dei nostri diritti.
    ...

    Esiste già una grande associazione, debitamente strutturata, cui dobbiamo riconoscere il merito di aver ottenuto molto, dal Profilo all'evoluzione accademica del corso di studi.
    Si potrà non essere daccordo su tutto o con tutti, ma è lì che bisogna portare le proprie mozioni.
    Per info www.aifi.net
83 replies since 17/2/2008
.