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physiofranz.
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Carissima Elis,
se il tuo datore di lavoro è intelligente, dovrebbe farti lavorare un pochettino più leggermente.
Sei pur sempre "in convalescenza".
Fagli leggere queste "consulenze", se vuoi, e fagli capire che non sei ancora al 100%.
E' assurdo far salire in montagna un "bambino" con uno zaino da "alpino".
La riabilitazione è anche questo: tener conto di tutto.
Hai fatto molto bene a tornare al lavoro; ma l'attenzione è d'obbligo.
Sovraffaticare una spalla non ancora ben "guarita", oltre che rischioso è sciocco anche da parte di chi ti da lavoro.
E' sempre meglio avere una lavoratrice in buona efficienza.
La pazienza e la gradualità è assolutamente necessaria nel recupero pieno.
Quando il Papa fece costruire la piscina a Castelgandolfo, gli obiettarono che "andava contro la povertà evangelica". Rispose da saggio: "Costa di più un Conclave". La possibilità di stare bene in salute evita spese maggiori.
Non è ovvio?
Un caro saluto ed un augurio sincero che tu riprenda l'uso della tua spalla come quando avevi 12 anni.
Non lo dico per ricordarti la tua età!
Scusa la confidenza. Sto scherzando.
Quello che ti ho detto sopra invece è una cosa serissima.
Credi, molte volte i datori di lavoro sono più intelligenti di quanto si creda, se si ha la pazienza di far loro capire dove sta la questione.
Francesco.
Tendinopatia spalla |