Bobath o Perfetti ?

Questo è il dilemma

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  1. Haku78
     
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    Ciao a tutti, sono nuovo e sono uno studente del III anno. In questo periodo sto affrontando i vari tirocini neurologici, sia dell'età evolutiva, sia dell'adulto. Ho avuto occasione di girare per vari distretti e ospedali qui in veneto molto importanti tipo l'osp. di vicenza, il centro riabilitativo di Negrar (vr) , l'osp. di Schio ecc.. ecc.. Ho avuto la fortuna di avere anche dei tutor molto competenti, ma ho notato che vi è parecchia discordia nell'utilizzo di queste due diverse metodiche di riabilitazione... in pratica a quanto ho constatato, chi usa bobath odia perfetti e viceversa.
    Alla facoltà di VR le tutor sono rigorosamente perfettiane e nei laboratori propedeutici ci fanno discutere di metodi di riabilitazione neurologica con la proposta di esercizi rigorosamente ETC, poichè secondo loro bobath è "superato". Mentre in tirocinio poi incontro dei docenti bobath (tra l'altro a mio avviso molto competenti) che continuano a creare corsi di aggiornamento sul tema insieme ad altri docenti in tutta Italia. :blink:
    Queste due metodiche a mio avviso sono molto discordi tra loro, poichè come ben sapete, mentre bobath utilizza sistemi come le reazioni di equilibrio, il tapping, l'allungamento e la mobilizzazione passiva escludendo la parte cognitiva, al contrario perfetti utilizza quasi esclusivamente i processi cognitivi superiori per ridurre gli schemi patologici e proporre esercizi riabilitativi... (mentre uno mi dice di non allungare l'arto plegico con ipertono poichè evocherei inutilmente la RAAS, ma deve invece vincerla lui utilizzando i suoi processi cognitivi superiori, l'altro mi dice che invece lo devo allungare io per cercare di rompere lo schema patologico :wacko: )
    Io come studente non faccio scelte, mi limito ad assimilare tutto, magari farò una scelta più avanti quando avrò più competenze a riguardo...(sempre se poi lavorerò nell'ambito neurologico). Però mi chiedo quale dei due metodi sia più funzionale ai fini della riabilitazione...
     
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  2. Michele Bianucci
     
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    eterno dilemma... beh perchè nel dilema non tirarci dentro anche il PNF (o Kabat)... oramai sei al terzo anno e un'idea te la sarai fatta, ti chiedo a te con il tuo ragionamento e per la tua attitudine personale quale ti convince di più? nei tuoi tirocini hai potuto vedere i risultati dell'uno e dell'altro metodo (per valutarli tieni conto dell'emiplegico), sicuraemnte avrai trovato delle critiche all'uno e all'altro metodo... io sulla base di queste domande ho scelto di seguire la strada dell'ETC perchè è quello che rispecchia meglio la mia idea di riabilitazione (mi piace l'idea neurocognitiva che la riabilitazione è un apprendimento in condizioni patologiche), mi piace il modo di approcciarsi al paziente (ad es ascoltando come ci parla del proprio corpo si riesce a costruirci un esercizio per lui e solo per lui)... cerca di trovare una strada da solo senza farti condizionare... perchè poi che sia bobath o etc o pnf o altro non importa basta ottenre il risultato migliore facendo ciò in cui si crede... è ovvio che se lo domandi ad un perfettiano ti rsipondere che l'etc è il meglio e viceversa... scegli con la tua testa e con quello che senti più tuo!

    se vuoi delucidazioni chiedi pure... ovviamente da perfettiano ti dico di approfondire l'ETC...

    in bocca al lupo!
     
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  3. physiofranz
     
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    :D
    E se invece di ragionare per schemi o per "partito preso" incominciassimo a tenere conto della persona e dell'osservazione?
    Non è questione di scegliere se è meglio la FIAT o la Toyota, perché se devo arrampicarmi sulla parete Nord del Cervino nè l'una nè l'altra centrano qualcosa...ma, se devo essere a Milano ad una certa ora valuto bene quale delle due scegliere.

    Ho conosciuto una meravigliosa e professionalissima insegnante Bobath, che aveva "reinventato" questo metodo. Colpiva molto per il suo modo originale e umano di affrontare il paziente ed i suoi problemi.

    Altrimenti posso applicare tutti gli schemi che voglio, ma la persona (del paziente e mia) è fatta fuori.
    Divento assolutamente ignorante ed "inutile".
    Esempio: sono romagnolo e mi piacciono molto le tagliatelle (sono venuto su così). Quando sono andato a Hong Kong non ho trovato le tagliatelle. Dovevo morire di fame? Mi sono sfamato lo stesso (e bene) con il riso e i germogli di bambù.

    Kabat, Bobath, Doman, Perfetti sono tutti suggerimenti operativi per me, che sono lì davanti ad un'altra persona che mi chiede aiuto.
    Se non ci sono io, tutte queste tecniche sono "inutili".
    Se la persona che ho davanti è una domanda per me, posso arrivare ad usare anche la "susinoterapia" o la "carezzoterapia".
    Davanti al paziente ci sono io ed uso anche le barzellette sui carabinieri, se può servire.

    Lui ed io siamo i soggetti della terapia. Il nostro rapporto è essenziale.

    Esattamente come mi ha testimoniato quella stupenda fisioterapista spagnola, che, partendo dal Bobath studiato in Inghilterra, lo elaborava di continuo e non disprezzava nessuna tecnica potesse aiutarla a vivere come fisioterapista davanti a ciascuno dei suoi pazienti, senza schemi e con molta intelligenza.
    Nè Perfetti nè Bobath sono Dio e, se qualcuno di loro pretendesse di essere tale, sarebbe ipso facto "inutile".

    La fisioterapia è un'arte.
    Come si fa a distinguere fra Goya e Van Gogh, Raffaello e Leonardo?
    Ognuno di loro ha giocato in prima persona il suo sguardo sulla realtà e la sua "mano".
    Per questo hanno saputo creare quello che è sotto gli occhi di noi tutti.

    Noi pure possiamo imparare ad essere artisti e creativi, se "ci giochiamo" in prima persona.

    "Vagliate tutto e trattenete ciò che vale" diceva un certo tipo che adesso non va più di moda (perché dice cose vere). Tutto è degno di essere guardato, utilizzato e valutato, sottoposto all'esperienza e "verificato", cioè riconosciuto vero.
    Grazie a Dio siamo uomini, con cuore e ragione, intelligenza e sensibilità e non "robot".

    E' un lavoro difficile?
    E' il lavoro che ci attende in ogni aspetto della vita, compresa la nostra amatissima professione.

    Auguri a me e a voi.
    Cecco :D

     
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  4. Michele Bianucci
     
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    ciao cecco,
    come sempre ci illumini... forse mi sono spiegato male nella mia risposta ma la penso come te... ovviamente poi dobbiamo cmq scendere nella operatività del nostro lavoro e scegleiere con la propria testa quello secondo noi che può aiutare meglio il paziente... quello che dici io e ripeto io, per il mio modo di lavorare e la mia personalità l'ho ritrovato nell'ETC ma non mi chiudo dentro ad un metodo ma penso sempre che difronte a me c'è una persona che sta soffrendo e io posso aiutarlo....

     
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  5. kinesiomartin
     
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    e Brunnstrom? e Rood? e Johnstone? e Petò? e Carr e Shepherd? e Doman e Delacato? ecc
    Qualsiasi tecnica tu decida di usare non ti scordare mai di creare un rapporto diretto con il paziente dove ci sia un'andata e ritorno continuo.
    Saluti
     
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  6. physiofranz
     
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    :D
    Sentivo proprio la tua mancanza Kinesiomartin!
    Ben trovato. Come stai?

    Cecco :)
     
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  7. kinesiomartin
     
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    ciao caro amico, sempre felice di risentirti (o di rileggerti).
    Che fine ha fatto quel progetto bellissimo del quale ci avevi fatto partecipi qualche tempo fa?
    Saluti
     
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  8. physiofranz
     
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    Ciao Martin!
    Il progetto con i miei amici fisioterapisti?

    Sta andando avanti molto bene e ci sono grosse novità in arrivo.
    A suo tempo te le farò conoscere ed anche ai nostri amici e colleghi di Fisionline.

    Non è una cosa eclatante, ma è veramente una novità nel nostro lavoro, un metodo diverso di vivere la nostra professione. Mi commuove perché ha delle possibilità di sviluppo interessanti, è come un figlio atteso per tanti anni che finalmente arriva ed è più bello di quanto uno si aspettasse.

    Perdonami se per ora non posso dirti di più: c'è di mezzo la libertà di altre persone.

    Con stima
    Cecco


     
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  9. vittorio750
     
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    daccordissimo con tutti, oggi a volte mi ritrovo ad utilizzare nello stesso trattamento tecniche di rpg, kabat e etc , l'importante è conoscerle un pochino per poi poter estrapolare il nostro cocktail.prendi un po' dell'uno e un po' dell'altro e cosi hai piu' scians da giocarti e maggiori possibilita' di aiutare chi ti sta davanti.

    ciaooo
     
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  10. bettafisio
     
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    ciao, vorrei sapere da te o da chi sta leggendo questi messaggi se conoscete un terapista di riferimento per la zona di genova che lavori con il metodo perfetti. servirebbe un terapista con esperienza sui bambini, sembra che sia difficile da trovare. ciao grazie
     
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  11. cerro84
     
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    io x risponderti dico che sia il metodo perfetti che bobat sono importanti nella rieducazione neurologica e come studente come te rispondo che sono necessari entrambi i metodi.
    nonostante tutto se si imparano è una nozione in più per il futuro e in occasione di un paziente anche ortopedico con problemi neurologici (ictus) troverai la necessità di usare entrambe le metodiche.
     
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  12. kawabonga
     
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    mai sentito parlare di Feldenkrais ???

    ..io ho provato a seguire un corso qualche mese fa, ritengo molto strano e anche un poco stupido che si stia a discutere e combattere sulla trincea bobath-perfetti, quando ci sono metodi molto più centrati ed efficaci in giro..

    bobath e perfetti cercano di arrivare alla stessa cosa con due strade differenti si, ma non inconciliabili.. l'apprendimento va per automatismi: vero! siamo stati tutti bambini.. l'apprendimento è un processo cognitivo: vero! posso imparare, con l'esercizio a intonare una scala minore melodica al violino..

    dunque ciò che è veramente importante è raggiungere un apprendimento, accrescere la propria consapevolezza corporea, ci si può arrivare in modi diversi, con strumenti e risultati differenti qualitativamente e quantitativamente, ma siete veramente convinti che Ciccio sia meglio di Pasticcio? ..io penso che conoscere più strade per raggiungere lo stesso obiettivo sia importante per sapersi adattare alle situazioni.. ci sono in giro troppi terapisti con un Metodo che cercano il paziente giusto a cui applicarlo, troppo pochi invece sono quelli che hanno dei pazienti con dei problemi e cercano un modo per aiutarli a risolverli..

    ciaps
     
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  13. Rommel850
     
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    Di cosa di occupa il Metodo Feldenkrais? cmq sono d'accordo sul fatto che tutti i metodi sono indispensabili per la nostra professione e nessun metodo va snobbato.Poi come dice franz il piano di trattamento va adattato al paziente e non il contrario. :D

    Edited by Rommel850 - 5/11/2007, 12:39
     
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  14. Fisiodott
     
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    E' indispensabile il ragionamento clinico, non le metodiche.. inizialmente forse di danno qualche freccia in più, ma non ci sono evidenze scientifiche a favore dell'una o dell'altra, l'unica evidenza è che costano molto e basta leggere i principi sui libri.. poi l'esperienza fa il resto.
     
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  15. chichingero
     
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    ebbene sulla propria pelle mio marito ha "sperimentato" prima il metodo Perfetti poi è passato al metodo tradizionale quello del movimento.

    Cinquant'anni , un ictus causato non da diabete, colesterolo o altro ma da una situazione di stress.
    Quindi una persona"sana" fisicamente che per altri problemi è incappato in una situazione per certi versi drammatica.
    Dopo circa 20 giorni il neurologo consiglia di chiamare una sua amica terapista che fa al caso di mio marito.
    A giugno questa lo visita, ci parla e "garantisce" che a fine settembre mio marito sarà " a posto"al 100 per cento.
    Non ha problemi di linguaggio, è attento, partecipe, cammina bene ha soltanto una immobilità del braccio destro, ma ha totale sensibilità.
    Ci accordiamo sul come procedere.
    Ci manda a domicilio una signorina diplomata di fresco sul metodo Perfetti.
    La ragazza viene, inizia con molta calma tira fuori i regoli (quelli che i bambini usano alla scuola elementare) poi con una grande valigia cuscinetti, un pannello con delle forme ad incastro (tipo i grandi puzzle dei bimbi dell'asilo),
    insomma deve indovinare - senza guardare - e le posizioni delle varie forme.
    Addirittura poneva nella mano sana un regolo che poteva essere di 1 o due o tre centimetri, mio marito ad occhi chiusi e con la mano sana doveva indovinare la lunghezza, qualche volta indovinava qualche altra e molto spesso no. Con questo termine di paragone doveva"azzeccare la misura con la mano destra quella che non si muoveva, e mio marito sbagliava. Era un ansia continua poi mi dirà!

    Nel frattempo mio marito, peraltro una persona che ha sempre soffero di ansia ed attacchi di panico, incomincia a deprimersi non vedendo risultati concreti, si sente di peso, ha bisogni di aiuto per ogni piccola necessità. Il braccio non si muove . Passa luglio, agosto e settembre la ragazza va in vacanza. A fine settembre finalmente la titolare della srl la terapista finalmente lo rivede. Prima non aveva tempo, mi riferiva! Mi riferisce che il motivo per cui non muove il braccio è la situazione di stress continua che vive, che ha il braccio spastico e che come minimo avrà bisogni di altri due anni per guarire!

    Incominciamo a nutrire dei forti dubbi, questa terapia è molto costosa, non vediamo risultati.

    Abbiamo modo di parlare con altre persone e confrontare le varie terapie. un giorno partecipo alla seduta e provo con i regoli, mi sbaglio, prova una persona che era li vicino sbaglia pure lui. ma cos'è questa terapia. Se non era adatta a mio marito, perché gli hanno assicurato che avrebbe guarito in breve. non vorrei pensare che fosse solo per avere un cliente in più Peraltro le sedute costavano 75Euro per ora ed erano 5/6 per settimana, circa 1.500 Euro al mese e puntualmente pagati!!
    a inizio ottobre decidiamo di cambiare e andiamo da una terapista che lo visita, gli prende il braccio, dopo quasi 5 mesi di immobilità non ha più muscoli, la spalla si è abbassata tutto è bloccato. la nuova terapista gli ordina"movimento" e con l'aiuto di questa e di ginnastica passiva ora mio marito guida ogni giorno va in palestra insomma ha ricominciato a vivere.
    allora a cosa serviva quella terapia? a dirgli soltanto "non devi usare questo braccio perché c'è il rischio di irradiazione (?!?) Ma che vuol dire!
    questa terapia del metodo Perfetti ha causato dei gravi danni e tante spese.
     
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53 replies since 12/11/2006, 13:59   28535 views
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