Frattura malleolo peroneale destro

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  1. Stè122
     
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    CITAZIONE (buono64 @ 20/1/2010, 19:07)
    Salve a tutti ho 46 anni e il 6/12c.a. dopo accidentale caduta mi sono fratturato il malleolo peronale sx. Frattura composta. Questo il referto del pronto soccorso. Il giorno dopo mi hanno praticato una doccia gessata da portare fino al 15/01.c.a. Niente punture sulla pancia. Il 15/1/c.a. mi hanno ingessato il piede in questione con divieto di carico x 7 (sette) gg e prescritto Clivarina 1750 x 20 gg.
    Devo tornare in Ospedale il 12/2c.c. per rimozione gesso.
    Ora leggendo un po' le varie esperienze su questo Forum e le varie risposte date da medici specialisti in merito, mi domando se non è il caso che io prenda un appuntamento anche privato con quache altro Ortopedico visto che mi sembra un po' strano solo 7 gg di divieto di carico e èpoi perchè solo 20 gg di punture se il gesso dovrò toglierlo dopo un'altra settimana? Grazie per le eventuali gradite risposte e considerazioni.
    Ovviamente vi terrò aggiornati sull'evolversi della situazione. Speriamo bene

    Ciao buono64, auguri di pronta guarigione. Approffitto del tuo post anche per aggiornare la discussione. Come hai avuto modo di leggere sono un infortunato, pertanto la mia recensione è il racconto della mia esperienza lontana da qualsivoglia interpretazione scientifica, non avendone titolo.
    Il 29 dicembre 2009 ho fatto la visita da un fisiatra SERIO (una dottoressa dell'ospedale dove è stata trattata la mia frattura), la quale appena mi ha visto, senza neanche toccarmi, mi ha subito tolto una stampella, lasciandomi quella opposta alla gamba infortunata per la ripartizione del carico "progressivo" come prescritto dall'ortopedico. Tra l'altro si è accorta che portavo le stampelle troppo alte ed ha regolato alla giusta altezza quella che mi ha lasciato. Dopo l'esame della documentazione (lastre e referti delle visite di controllo) mi ha visitato, con tanto di manipolazione di entrambe le caviglie, prove in dorso flessione e pronosupinazione, deambulazione, scalzo, con e senza stampella, con e senza tutore, ha diagnosticato che i tempi di recupero della mia caviglia non sarebbero stati lunghi, nè complessi, aggiungendo che in genere la frattura composta del perone/malleolo non è la peggiore.
    Testualmente nel suo referto così ha scritto:
    E.O. deambula con una stampella con lieve zoppia a dx e ridotto carico a dx; AROM T-T dx limitato ai gradi estremi in inversione; sfumato edema perimalleolare est. ed int.; senza ausili zoppia a dx.
    Classe disabilità:4
    Codice ICD-IX-CM: 823
    Progetto riabilitativo: bagni alternati a domicilio (acqua fredda ed acqua calda un minuto per volta per 10 serie 2/3 volte al giorno) poi massaggio con crema idratante; 10 sedute 93.11.6 (rieducazione dist. mot/sens a minore disabilità) + 10 sedute 93.11.8 (rieducazione strumentale dist. mot/sens.) per recupero propriocezione e recupero al cammino con progressivo abbandono degli ausili.
    Mi ha "consigliato" di non guidare con il tutore, di non affaticare la caviglia, assecondarla ed affidarmi ad un buon fisioterapista.
    In ospedale per la fisioterapia le liste d'attesa erano molto lunghe, pertanto mi sono affidato ad un centro di riabilitazione privato, famoso nella mia città per il recupero degli infortuni occorsi ai giocatori di importanti squadre di calcio di serie A.
    Tuttavia in data 11 gennaio 2010 ho fatto una nuova visita dall'ortopedico a cui ho sottoposto il referto della fisiatra che ha condiviso. Anche lui dopo la visita mi ha rassicurato sull'andamento della guarigione. Per lui la frattura all'80° giorno era in via di consolidamento, tuttavia abbisognevole di almeno altri 30/45 giorni per poterci correre e saltare sopra. Per la fisioterapia mi ha prescritto: esercizi in massima estensione dorsale del piede con elastico, mobilizzazione articolare, rieducazione motoria ed esercizi assistiti in acqua, per almeno altri 30 giorni. Mi ha tolto la terapia ATE.
    Il 12 gennaio ho iniziato la fisioterapia, quattro volte alla settimana, un ora e mezza ogni volta: tre in vasca ed una in palestra.
    Le fisoterapiste: con la manipolazione articolare mi hanno sbloccato la caviglia (wow), mi hanno "insegnato" a camminare, riprogrammandomi il passo senza stampelle. Rinforzo muscolare dell'arto con elastico e cyclette (tutti i giorni a casa almeno per due ore, con limite alla soglia del dolore).
    In vasca: esercizi con tavoletta propriocettiva, camminata avanti ed indietro sulle punte dei piedi, sui talloni.
    Corsa leggera, affondi, streching, dribbling tra coni subacquei, palleggio di galleggianti dalle fome pià varie sott'acqua ...
    Sono alla 6^ seduta (88° giorno dall'incidente) e dalla 4^ (83° giorno dall'incidente) ho già tolto la stampella, cammino bene, anche se ancora lentamente e faccio le scale a salire e scendere senza problemi. Porto ancora il tutore bivalva ...
    La caviglia è sgonfia, scomparso l'edema, ancora un po' "dura" nei massimi gradi di dorsoflessione, non mi fa male, all'uso prolungato si stanca perchè ancora debole, anche se noto il polpaccio ed il quadricipite ogni giorno rinvigorirsi e ritonificarsi. Riesco a stare su un piede in equilibrio e fare i piegamenti sulle ginocchia ...
    Aggiornerò il topic ai progressi.
    Concludo condividendo la tua osservazione: consulta un altro ortopedico. La caviglia è troppo importante e non deve perdere la sua stabilità.
    Ho inoltre capito che ortopedico, fisiatra e fisioterapista devono necessariamente operare in sinergia e questo può ovvenire solo con la tua regia.
    Ciao e saluti al forum. Stefano

     
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42 replies since 16/11/2009, 00:06   69685 views
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