Diatermia, tutta la verità

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  1. Dott. Nicola Dacomo
     
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    mi giungono domande in privato da membri e non membri di questo forum (...le potreste scrivere anche qui... :rolleyes: )

    ...la valutazione delle potenze delle apparecchiature per diatermia come si fa?

    la domanda è conseguente alla mia affermazione sulla moda di dichiarare potenze fantasmatiche...
    diciamo che ci sono un po' di marketing ed un po' di difficoltà tecniche... non per questo mala fede..

    Facciamo un esempio pratico che rende molto di più l'idea. Quando si eseguono i controlli periodici alle apparecchiature, il tecnico pianta la spina in un macinino e misura quanta corrente consuma una diatermia... A questo punto che dato abbiamo? Abbiamo un dato relativo al consumo di corrente... Sarebbe un po' come dire: ci sono due auto, A che fa 5 km con un litro di benzina ed un'altra auto B che fa anch'essa 5 km con un litro di benzia = ...fanno tutte e due i 300 all'ora. Beeeeppp! Non è detto. Nel caso dell'auto A siamo di fronte ad un'alfaromeo a benzina del 1970, nel caso B siamo di fronte ad una Ferrari 599 dei giorni nostri... Per cui, concludendo, non significa che se una apparecchiatura consuma 400 watt di corrente, eroghi 400 watt alla cute del paziente. Come se per esempio misurassimo la potenza di un auto all'albero motore, oppure alla ruota... I due valori anche se identici non sono confrontabili.

    In discolpa del sistema, diciamo che non è facilissimo utilizzare valori confrontabili... ovvio che NON deve essere l'unico fattore per valutare la diatermia
     
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26 replies since 20/5/2010, 12:54   15650 views
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