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Alessio12091996.
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Era nel Giugno 2013 e avevo 16 anni quando ho sentito il primo fastidio all'inserzione del tendine rotuleo del ginocchio sinistro; essendo un semplice fastidio c'ho giocato sopra facendo
anche 3/4 partite alla settimana ( di calcio).
Nell'ultima partita che ho giocato però il dolore si è intensificato facendomi cedere il ginocchio.
Ho fatto quindi molto ghiaccio nei giorni successivi, ma visto che il dolore persisteva ho provato a farmi fare dei massaggi pensando che mi passasse ma non sentii nessun sollievo.
Dalla risonanza fatta a Luglio si erano riscontrate alterazioni tendinosiche all'inserzione rotulea del quadricipitale.
Ho quindi iniziato un ciclo di tecar con sedute a giorni alterni per tre settimane.
Il dolore quindi si e attenuato ritornando un semplice fastidio.
Pensavo di poter quindi ricominciare ad allenarmi, ma dopo il primo allenamento il fastidio era ritornato ad essere dolore, il quale dopo uno o due giorni di riposo si attenuava.
Ho deciso cosi di fermarmi nuovamente, ho fatto un ciclio di laser terapia e di riabilitazione in piscina perchè si era pensato che fosse un problema di quadricipite/flessore.
Nulla è cambiato fin quando dopo aver fatto un'ecografia è emerso che avevo una piccola calcificazione a livello della inserzione distale del tendine quadricipite.
Avendo il dubbio che potesse essere un piccolo sperone della rotula mi hanno fatto fare una radiografia, che ha però confermato la calcificazione.
Ho quindi intrapreso un ciclo di onde d'urto (5 sedute) con molti colpi i quali erano più potenti del normale.
Il dolore "ovviamente" non è passato nemmeno questa volta cosi il 16 Maggio mi sono rivolto ad un altro dottore il quale mi ha poi asportato chirurgicamente la calcificazione.
Dopo questa operazione nessuno mi ha consigliato di fare terapie di qualunque genere e cosi ho aspettato che il ginocchio si sgonfiasse per poter ricominciare ad allenarmi.
Nel frattempo è passato piu di un anno dalla mia ultima partita.
A fine luglio ho iniziato a fare dell'elettrostimolazione per riprendere un po' di tono, e poi sono passato a fare degli allenamenti.
Il fastidio c'era ancora nonostante la calficazione fosse stata asportata, (per sicurezza ho fatto un'altra risonanza magnetica per controllare se effettivamente non c'era più, e in effetti era sparita)
ma il fastidio persisteva.
Mi sono comunque continuato ad allenare ho ingrossato non in maniera indifferente il quadricipite e ho giocato per i successivi 4/5 mesi.
Dopo un mese di allenamento sono passato con la Prima squadra e ho quindi iniziato a fare anche sei allenamenti a settimana di 2/3 ore l'uno.
Sono andato avanti cosi per altri tre mesi e nel frattempo il dolore iniziava a farsi sentire un po di più.
A inizio dicembre un dottore mi ha diagnosticato una sindrome femoro-rotulea a sx.
A inizio gennaio ho deciso quindi di fermarmi.
Ho pensato di farmi vedere da un altro dottore il quale mi ha detto che si era creato un tessuto fibroso nella cicatrice con molte aderenze il quale veniva chiamato cheloide.
Dopo tre sedute di fribolisi il cheloide al tatto non c'era più e la cicatrice era diventata molto piu morbida, quella parte di ginocchio era diventata uguale al ginocchio non operato.
Il male però continuava ad esserci cosi su consigli del medico ho iniziato della palestra per rinforzare il vasto mediale per rimediare a questa sindrome femoro-rotulea, la quale sembra l'unica
causa del mio male.
Ora e un mese e mezzo che faccio palestra e il vasto mediale lo sento piu forte, ma il quadricipite in se non lo è più in quanto tre giorni a settimana di palestra non sono paragonabili a due ore
e mezza di allenamento per ogni giorno della settimana.
Ora il male si è presentato pure a destra senza grandi dolori, ma comunque sento che c'è.
Ho quindi provato praticamente di tutto, che altro fare?
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Dott. Nicola Dacomo.
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Sindrome Femore-rotuleaChe terapie fare? |