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Ambra Matrone.
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Cari futuri colleghi (si spera), sono entrata a fisioterapia ormai 3 anni fa, sono alla fine. Sono partita con un grande entusiasmo, all'inizio sono partita prendendo tutti 30 agli esami, tutti dicevano "allora hai proprio trovato la tua strada!"poi ho iniziato il tirocinio. Al primo anno, mi piacque tantissimo, adoravo vedere i miei tutor all'opera, sentivo che avrei voluto fare quello nella vita, che mi avrebbe resa felice... Con gli esami ha continuato a proseguire tutto liscio, anche le valutazioni dei tirocini del primo anno furono tutte molto positive, ed ero molto contenta. Finché, dal secondo anno, con i nuovi tirocini, iniziarono a sorgere i primi problemini. Gli obiettivi del tirocinio al secondo anno, come ben sapete, cambiano, e ci si aspetta qualcosa in più dall'allievo rispetto a guardare e rispondere bene alle domande che ti fa il tutor. Ecco, lì ho iniziato ad avere delle difficoltà, quando ho davvero dovuto iniziare a fare io pratica col paziente. Le valutazioni iniziavano ad essere mediocri. Alla fine di ogni periodo, la valutazione era mediocre, e la motivazione era sempre la stessa "molto preparata nella teoria, ma in difficoltà con la pratica". Al terzo anno, poi, quando ci si aspetta la completa autonomia dell'allievo nella gestione del paziente, dalla presa in carico alla dimissione, da lì la situazione è iniziata a degenerare. Imparavo delle cose pratiche, miglioravo, ma essendo al terzo anno quello che facevo "non era mai abbastanza" nonostante il mio impegno. Sono iniziate ad arrivare le prime bocciature (cosa che mai mi era successa). Ho dovuto ripetere dei tirocini. Nel frattempo, ho dato tutti gli esami e sono anche avanti con la tesi. Fino all'ultimo tirocinio prima della laurea, in cui sono stata bocciata di nuovo sempre per lo stesso motivo. Risultato: tutti i miei compagni di classe si laureeranno a gennaio, mentre a me aspettano altri mesi di tirocinio, con nuove valutazioni davanti, e dovrò sperare che siano positive per essere ammessa all'esame di tirocinio. Ragazzi, io mi impegno davvero tanto, lo dicono pure i tutor, eppure mi manca sempre quel salto che non capisco come farlo. Continuano a dirmi "sei tu che devi lavorarci, non possiamo essere noi a dirti come fare". Scusate lo sfogo, ma mi sento perduta, sfiduciata, spaesata. Mi ritrovo con tutti gli esami fatti e la tesi quasi finita, eppure mi sembra di avere davanti ancora anni luce. Qualcuno ha avuto un'esperienza simile, o conosce persone che hanno avuto queste difficoltà, e può dirmi come ne è uscito? Grazie di cuore. .
Crisi universitariaDifficoltà coi tirocini |