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keky.
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Ciao sono una neofisioterapista e sono venuta a conoscenza della neurostimolazione interattiva mi interesserebbe sapere se è prettamente una terpia antalgica o può avere dei benefici anche su tendiniti, tendinosi, lesioni muscolari o la diatermia è migliore su tutto questo? per quanto riguarda ernie e protusioni discali può essere di aiuto almeno come terapia antalgica?
Edited by Dott. Nicola Dacomo - 30/3/2010, 23:43. -
edotucci.
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La neurostimolazione interattiva, nei vari nomi commerciali, è uno strumento che ho avuto modo di testare (come prova) ed ora utilizzo.
Devo dire che, pur non accettando la terapia fisica come unico strumento terapeutico, ho trovato molti risultati positivi. La Diatermia la conosco solo per nome, e per racconti, quindi non so se sia meglio o peggio, ma ti posso dire che, dalla mia esperienza, specialmente sui casi acuti ha una notevole efficacia antalgica. Non è la panacea, quindi aiuta e non risolve, come tutta la terapia fisica, ma è davvero interessante.ù
Edo
Edited by Dott. Nicola Dacomo - 30/3/2010, 23:44. -
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io suggerisco di denominarla "neuroregolazione interattiva" e non neurostimolazione.
L'accezione neurostimolazione suggerisce solo un'azione in up-regolation quando, se opportunamente usati, questi strumenti permettono una azione in up ed in down regolation.
Poi dobbiamo fare un distinguo tra i neuroregolatori che mantengono una "matrice" originale e sono tutti russi, e quelli che invece se ne sono discostati per esigenze di marketing, tra questi i neuroregolatori americani e qualche altro esempio simile.
Nei neuroregolatori russi ci sono due "step" di complessità:
- il primo molto ...easy, che permette di localizzare una disfunzione e "datarla" in termini di cronicità/acuzie
- il secondo ...più specialistico, che permette le funzione degli easy ed anche di identificare la struttura in disfunzione e la diffusione del disturbo.
Mi rendo conto che così può risultare un linguaggio un po' criptico, ma non conosco un modo edulcorato per esprimere gli stessi concetti.
Edited by Dott. Nicola Dacomo - 30/3/2010, 23:44. -
edotucci.
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...si effettivamente neuroregolazione è il termine corretto, e chi ha sottolineato questa differenza (fondamentale) ci capisce davvero tanto!
Edo
Edited by Dott. Nicola Dacomo - 30/3/2010, 23:45. -
keky.
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Si scusa hai ragione intendevo anch'io reuroregolazione interattiva ma ultimamente sono un pò stanca (quando i figli non dormono tu poi sei lessa tutto il giorno)
Grazie comunque per la precisazione. Per quanto riguarda l'utilizzo e la sua efficacia mi sapresti dare due dritte?
Solo terapia del dolore cronico e acuto o efficace anche su lesioni muscolari, tendiniti ecc?
Grazie. -
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"in primis" un neuroregolatore è uno strumento di misura su base impedenzimetrica... Come tale si trova più a suo agio nella valutazione di disfunzioni a genesi chimica (ovvero stati infiammatori) poi possiamo scegliere se trattare di conseguenza con altri strumenti (per esempio con un laser 800 nm su uno stato infiammatorio) oppure con una diatermia (su una patologia cronico degenerativa), oppure con una biorisonanza (su una patologia sistemica)
...se non si dispone di altri strumenti? Diciamo che anche il neuroregolatore può essere usato sia sul cronico che sull'acuto...
Personalmente lo considero uno strumento di supporto alla diagnosi funzionale e preferisco utilizzare altri strumenti nella cura. -
keky.
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Perfetto!!!! Grazie . -
belliarosario.
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Il neuroregolatore interattivo è uno strumento molto interessante, personalmente lo utilizzo da diversi anni in medicina dello sport sia in fase acuta che nei postumi. Molto efficace negli edemi e nei traumi muscolari.
L'applicazione di questa tecnologia è sicuramente da intendere come un valido supporto all'interno di un programma riabilitativo più
ampio, e quindi non considerata come un'applicazione elettiva.
Saluti Rosario.. -
keky.
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Vado un pò più sullo specifico. A me capitano soprattutto sportivi ed in particolare fasciti plantari, tendiniti del sopraspinoso, rotulee, lesioni muscolari, traumi contusivi, distrattivi...
ho una diatermia un pò datata ma comunque mi ci trovo bene (anche se con il mio collega stiamo pensando di aquistarne un'altra magari con il lettore d'impedenza tessutale che penso possa essere utile per una terapia più mirata spec in caso di lesioni) e penso che per quanto riguarda le lesioni non ci sia terpia migliore 'ditemi se sbaglio' ora se devo scegliere secondo voi mi può essere utile un neuroregolatore interattivo oppure dovrei puntare più su un laser buono? (e qui accetto proposte!). Dico questo anche perchè ho incontrato un rappresentante che mi ha mostrato un N.I. e sinceramente non mi ha soddisfatto tanto (probabilmente ha ragione lui sulla necessità di frequentare prima un corso specifico per vedere le reali potenzialità dello strumento ma...
)
Che mi dite?
Grazie
Edited by Dott. Nicola Dacomo - 30/3/2010, 23:46. -
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gli impedenzimetri integrati nelle diatermie non danno lo stesso tipo di risposte dei neuroregolatori.
(ed ormai ci sono apparecchiature dotate di impedenzimetro ed anche di sensore di temperatura che ormai rappresenta lo stato dell'arte in diatermia)
Le applicazioni elettive che si possono fare con la diatermia sono quelle muscolari su grossi distretti. Con un laser ad alta potenza (potenza vera... non i raggi fotonici e le lame rotanti che dichiarano certe case) puoi fare più agevolmente l'arto superiore e caviglia/piede per lo stesso genere di patologie.
Se pensiamo alle applicazioni elettive dei neuroregolatori (oltre che di supporto alla diagnosi funzionale) potremmo dire le algoneurodistrofie, ma la visione sarebbe molto ristretta e ci saremmo dimenticati Huneke e tutta la Terapia Neurale.
Ai tre strumenti summenzionati mi sentirei di aggiungere la Biorisonanza nel trattamento di patologie sistemiche e internistiche.
Praticamente se un fisioterapista "nasce" adesso, con quattro strumenti può fare tutto il meglio che si fa in terapia fisica.. -
.CITAZIONE (laconix @ 4/3/2010, 19:12)....io suggerisco di denominarla "neuroregolazione interattiva" e non neurostimolazione.
mi sembra un po' schizoide citare laconix (per chi non lo sapesse.... laconix sono io
ma essendo passato "dalla parte" dei Moderatori mi è stato imposto nome e titolo...)
...vabbeh, tant'è...
ripesco questo post per raccontarvi un aneddoto sentito dal Prof. Alexander Revenko nel Seminario che ha tenuto la settimana scorsa qui a Verona...
Il termine neuroregolazione è ritenuto quello più corretto anche dai russi capostipiti di questo importante filone, ma il problema è burocratico... Infatti nel classificare questo strumento in fase di omologazione, non è a tutt'oggi prevista la categoria dei "neuroregolatori" ma solo quella dei "neurostimolatori"...per cui, svelato l'arcano. Si chiamano in modo sbagliato perchè dalla nascita non è stato possibile nominarli diversamente. Un po' quello che succede per le apparecchiature per Biorisonanza che poi, a nomenclatore tariffario, vengono denominate "magnetoterapia a tecnologie innovative"
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