tecar resistiva o capacitiva

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  1. ginoala
     
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    Buonasera, sono nuovo del forum e scrivo per avere chiarimenti da qualcuno sicuramente più competente di me.
    Sono un ragazzo di 26 anni e pratico regolarmente sport a livello dilettantistito (calcio a 11 e a 7).
    A dicembre, durante una partita, ho subito una contrattura (terminando cosi la mia partita) al bicipite femorale all'altezza del ginocchio e da esami strumentali non è emersa alcuna lesione muscolare. Dopo 10 giorni ho giocato nuovamente ed ho avvertito di nuovo quel dolore cosi mi son fermato. poco dopo si è manifestato un piccolo versamento vicino alla zona dolorante.
    Ho svolto una prima seduta di tecar con manipolo capacitivo traendo benefici percettibili.
    Cambiando fisioterapia a causa di spostamento di città ho continuato la tecar ma questa volta il fisioterapista ha deciso di procedere con una terapia resistiva e a seguito delle due sedute svolte con lui non ho avuto benefici a livello muscolare anzi ho avvertito dolori al ginocchio.
    Mi potete spiegare qualcosa per favore? quale delle due terapie è più giusto usare per una patologia del genere.
    Grazie
     
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    Fisioterapista

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    la risposta non può essere riassumibile in due parole.
    Occorrerebbe sapere in base a quale valutazioni funzionali ha operato il primo ed anche il secondo fisioterapista.
    In subordine, occorrerebbe sapere con quali frequenze, con quali potenze, con quali posizionamenti della placca di ritorno, e non ultimo, con che tipo di feedback ha lavorato.
    On-line è difficile districare questa matassa :-)
     
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  3. SuperLivi
     
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    quello che dice il collega è vero comunque se la lesione è muscolare il capacitivo deve essere preponderante, come concetto generale
     
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2 replies since 28/1/2015, 18:39   180 views
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